Agosto (ma anche luglio), 118 mio non ti conosco: accade a Massa, alla Partaccia, dove dal 1 luglio e fino al 31 di agosto l’ambulanza partirà senza più medico a bordo, ma solo con l’infermiere. Ai venti di rivolta dei sindacati e alla preoccupazione dei cittadini si somma ora l’interrogazione del Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, da tempo impegnato a contestare e possibilmente contrastare il «taglio strisciante dei servizi di 118 che sfoglia il sistema dell’emergenza-urgenza territoriale come un carciofo».
«Il depotenziamento del mezzo di soccorso alla Partaccia a Massa – afferma Marchetti – è tanto più grave in quanto avviene proprio in coincidenza col picco dei flussi turistici, quando il bacino di utenza potenziale si amplia a dismisura. Medici, infermieri e volontari sono il perno del sistema d’emergenza urgenza territoriale – osserva Marchetti – e incarnano profili professionali insostituibili e non interscambiabili tra loro. Competenze e capacità di risposta al bisogno di diagnosi e cura in emergenza non sono certo sovrapponibili».
«Le Asl e la Regione – prosegue il Capogruppo azzurro a Palazzo del Pegaso –
continuano ad asserire che manchino i medici, quando in realtà a scarseggiare sono i bandi per assumerli e molti professionisti finiscono per essere merce ghiotta per i sistemi sanitari delle altre regioni. Perdiamo il patrimonio di professionisti formati magari dalle nostre università, sul nostro territorio, attivi per anni in regime di precariato nei nostri ospedali e nella nostra rete di emergenza fino a vedersi costretti ad andare a lavorare altrove. E’ un fiasco del modello toscano di governance del settore».
Fin qui il merito. Poi c’è la questione di metodo: «Su che base si stanno articolando questi tagli in una zona meta di flussi turistici consistenti proprio nei due mesi, luglio e agosto, in cui la contrazione del servizio viene attuata?» Marchetti adesso queste domande le proietta sui tavoli della giunta regionale sotto forma di interrogazione a risposta scritta. L’organo di governo toscano dovrà mettere nero su bianco le sue spiegazioni entro 60 giorni.
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