«No: gli studenti del Paladini Civitali e degli altri istituti scolastici non hanno alcuna speranza di rientrare presto nei loro plessi rinnovati grazie ai mutui che i proclami di Provincia e Regione lo scorso anno facevano apparire come fondi in pronto uso. Ancora non c’è neppure non dico il mutuo, ma neanche lo schema per poterlo stipulare. Più che all’anno zero, qui siamo all’anno meno uno. E in vista del prossimo anno sarà il caso che la Provincia attrezzi i ragazzi meglio di come fatto nell’anno scolastico appena concluso»: notizia e osservazioni arrivano dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti.
A lui lo stato dell’arte sulle operazioni di riqualificazione delle scuole toscane avviate con bando esattamente un anno fa lo ha restituito una fonte più che autorevole: «E’ la giunta regionale che mi scrive di non essere ancora a nulla, e lo fa – racconta Marchetti – rispondendo a una mia interrogazione in cui chiedevo il punto della situazione per capire a cosa gli studenti andassero effettivamente incontro. Ebbene: dei container non si vede la fine, dunque sarà meglio dotare i ragazzi di strutture e strumentazioni non da Tre Porcellini come fatto per l’anno scolastico che si va concludendo».
Sul non avanzamento dei finanziamenti autorizzati la Regione è assai chiara: «Il Decreto [quello ministeriale 87/2019 con cui si autorizzavano le regioni all’utilizzo dei contributi relativi all’annualità 2018, ndr] prevede che il perfezionamento delle operazioni in esso previste avvenga – si legge nella nota di risposta firmata dall’assessore regionale Cristina Grieco – mediante la stipula di un contratto di mutuo che le Regioni devono stipolare con Cassa Depositi e Prestiti sulla base di uno schema tipo, il quale deve essere sottoposto al preventivo nulla osta del Ministero dell’economia e delle finanze da parte del Miur».
Ecco, è tutto fermo ancora lì: «Ad oggi – scrive la Regione a Marchetti – detto schema tipo di contratto di mutuo non ha ancora ricevuto il nulla osta del Ministero dell’economia e delle finanze». Non è dato prevedere quando la situazione si sbloccherà, e intanto le Regioni non posso stipulare alcun mutuo: «Per quanto sopra esposto – conclude la giunta – è pertanto difficile prevedere la tempistica per l’effettiva entrata nella disponibilità […] del contributo assegnato».
Marchetti incalza: «La Regione Toscana è coordinatrice nazionale in materia di edilizia scolastica – sottolinea – ma non riesce a incidere nello sblocco della situazione. Non solo. Nella mia interrogazione, intuita l’aria che tirava, chiedevo che intervenisse presso la Provincia di Lucca per sollecitare misure di mitigazione dei disagi patiti dagli studenti del Paladini-Civitali, ma si rifiuta anche di fare questo dichiarandosi incompetente. Beh, che l’edilizia scolastica non sia competenza diretta della Regione bensì della Provincia lo sapevo anche io. Speravo però di non trovare l’assoluto disinteresse per i ragazzi e di poter contare almeno su una telefonata tra Pd e Pd. Invece a quanto pare che degli studenti siano costretti nei container come se ci fosse stata una qualche calamità alla sinistra non interessa. A noi sì però».
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