«No: gli studenti delle quattro scuole della provincia di Massa Carrara in graduatoria per le ristrutturazioni dei loro edifici non hanno al momento alcuna speranza di veder presto posare la prima pietra dei cantieri volti a rinnovare, consolidare e mettere in sicurezza i loro plessi grazie ai mutui che i proclami di Provincia e Regione fanno apparire come fondi in pronto uso. Ancora non c’è neppure non dico il mutuo, ma neanche lo schema per poterlo stipulare. Più che all’anno zero, qui siamo all’anno meno uno»: la notizia arriva dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che la ha ricevuta direttamente dalla giunta regionale toscana che così ha risposto alla sua interrogazione in cui per l’appunto chiedeva a che punto fossero le operazioni di riqualificazione delle scuole toscane avviate con bando esattamente un anno fa.
«La Provincia di Massa Carrara – illustra Marchetti – dice una cosa vera quando afferma che quattro dei suoi progetti sono stati ammessi a finanziamento. Il punto è che non si sa quando quei fondi verranno realmente attivati grazie l’accensione dei mutui Bei. E questo è la giunta regionale a scriverlo chiaro chiaro nella nota di risposta fattami pervenire dalla giunta il 29 maggio scorso».
Sul non avanzamento dei finanziamenti autorizzati la Regione non lascia spazio a dubbi: «Il Decreto [quello ministeriale 87/2019 con cui si autorizzavano le Regioni all’utilizzo dei contributi relativi all’annualità 2018, ndr] prevede che il perfezionamento delle operazioni in esso previste avvenga – si legge nella nota di risposta firmata dall’assessore regionale Cristina Grieco nonché all’articolo 1 comma 3 del Decreto medesimo – mediante la stipula di un contratto di mutuo che le Regioni devono stipulare con Cassa Depositi e Prestiti sulla base di uno schema tipo, il quale deve essere sottoposto al preventivo nulla osta del Ministero dell’economia e delle finanze da parte del Miur».
Ecco, è tutto fermo ancora lì: «Ad oggi – scrive la Regione a Marchetti – detto schema tipo di contratto di mutuo non ha ancora ricevuto il nulla osta del Ministero dell’economia e delle finanze». Non è dato prevedere quando la situazione si sbloccherà, e intanto le Regioni non posso stipulare alcun mutuo: «Per quanto sopra esposto – conclude la giunta – è pertanto difficile prevedere la tempistica per l’effettiva entrata nella disponibilità […] del contributo assegnato».
Marchetti incalza: «La Regione Toscana è coordinatrice nazionale in materia di edilizia scolastica – sottolinea – ma non riesce a incidere nello sblocco della situazione lasciando tutto all’inerzia degli annunci di un anno fa e per ancora chissà quanto tempo».
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