«E niente: ci abbiamo provato ma nulla. A Siena per la Asl la guardia medica nelle notti dei feriali deve restare come il Visconte di Italo Calvino: dimezzata. Un solo medico. La conferma è arrivata dalla Asl, che così ha risposto all’interrogazione che avevo presentato. Prendo atto. Allora però poi non voglio sentir dire ‘pio’ sugli accessi impropri al pronto soccorso, né inviti all’utenza a rivolgersi alla rete territoriale di assistenza. Non per picca, ma perché non c’è»: l’attacco arriva dal Capogruppo di Forza Italia Consiglio regionale Maurizio Marchetti che il mese scorso, appreso che il medico di continuità assistenziale nei notturni feriali sarebbe stato uno soltanto, non due, si era rimboccato le maniche esponendo i dati sull’espansione del bacino d’utenza potenziale legato ai flussi turistici. «Secondo i dati raccolti dal Comune di Siena, nel 2018 in questo periodo tra presenze alberghiere ed extra alberghiere a Siena sono arrivate 107.710 persone a giugno, 119.820 a luglio, 120.066 in agosto, 112.574 a settembre e 97.646 a ottobre. Non mi pareva, e non mi pare, che un simile quadro delle presenze giustifichi il taglio di una guardia medica».
Non dello stesso avviso la Asl, che al Capogruppo di Forza Italia risponde coi dati storici sugli accessi alla guardia medica: «Nei turni notturni infrasettimanali (20-8) effettuati nel periodo maggio-settembre 2018 la media di tutte le prestazioni erogate (ambulatoriali, consigli telefonici e visite domiciliari) per ciascun turno varia da un massimo di 12 nel mese di giugno (1 prestazione l’ora) a un minimo di 6.7 nel mese di agosto (circa una prestazione ogni due ore). Da questi dati – scrive la Asl Sud Est – è pertanto emersa la decisione di mantenere il rinforzo 20-24 in questo periodo soltanto nei giorni del Palio e nei festivi e prefestivi».
Ribatte Marchetti: «Si sfida la sorte. Le persone sul territorio ci sono, se non hanno bisogno meglio, ma se ne avessero sarebbe un guaio». Poi l’osservazione procedurale: «Io ho depositato la mia interrogazione l’11 giugno. La Asl mi ha risposto il 19 giugno. Dall’assessorato hanno inviato l’atto il 25 giugno. A me è stato trasferito il 10 luglio. Mi offro di regalare un piccione viaggiatore, forse si fa prima».
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