“La vicenda dell’ex ILVA, con le drammatiche ricadute sull’occupazione e sul futuro dell’industria siderurgica del nostro Paese, mette a nudo l’imbarazzante e preoccupante inadeguatezza di questa maggioranza. Il complesso scenario che emerge non può essere ridotto ad una guerra tra Stato e impresa, tra presunti buoni e presunti cattivi. Sono in gioco decine di migliaia di posti di lavoro, il risanamento ambientale della città di Taranto, il futuro di un comparto industriale strategico per l’Italia, seconda potenza manifatturiera del Continente. Occorre il coraggio di confrontarsi, lasciando da parte le bandiere ideologiche , occorre avere coscienza della gravità della situazione, che non permette di condizionare le decisioni ai miseri interessi di parte. Ma occorre soprattutto competenza, capacità di lettura del contesto, leadership riconosciuta nella capacità di gestire la complessità. Ingredienti che non alimentano il consenso popolare e non sono funzionali a selfie e Twitter, ma che fanno la differenza nel mondo reale. Sentire l’ex ministro del lavoro Di Maio (quello che avrebbe brillantemente risolto il caso ex ILVA un anno fa’), minacciare la tenuta della maggioranza se non si fa come vogliono i 5S, potrebbe rallegrarci e invece non fa che confermare la necessità di garantire al governo del Paese persone all’altezza della situazione, con un solido senso delle Istituzioni e quindi consapevoli delle responsabilità di cui sono titolari”. Ad affermarlo in una nota il deputato di Forza Italia Paolo Zangrillo, capogruppo in Commissione Lavoro per gli azzurri e coordinatore regionale in Piemonte.
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