«La chiusura dell’ufficio protesi nell’ospedale unico della Versilia preoccupa sia per l’impatto sull’utenza, prevalentemente disabili, anziani e invalidi, sia per la consueta e progressiva spoliazione di servizi a cui il nosocomio versiliese è sottoposto ormai da troppo tempo. Fino a dove? E con quali ripercussioni? Per capirlo ho scelto di passare dalle parole ai fatti con un’interrogazione alla giunta regionale toscana»: ad annunciare l’iniziativa è il Capogruppo di FI nel Consiglio regionale della Toscana Maurizio Marchetti.
«Ci sono zone dove già da tempo la Asl Nord Ovest ha proceduto alla chiusura del punto di front office dedicato a protesi e ausili, inviando l’utenza agli sportelli amministrativi. Lì la comunicazione aziendale – spiega Marchetti che ha effettuato una ricognizione in prima persona – è arrivata tramite nota stampa qualche giorno prima del cambiamento. E poi come è andata? Quali sono stati i risultati, visto che si persevera in questa direzione? Come funziona nelle altre Asl? Ho voluto domandare tutte queste cose».
Anche perché: «La platea di utenti di questo servizio è composta prevalentemente da fasce di popolazione deboli – riflette Marchetti – e per queste persone dovrebbe servire attenzione maggiore e implementazioni, semmai, del servizio. Invece qui si va a sottrarre e troviamo legittima la preoccupazione di comitati, cittadini e associazioni che si vedono portar via un punto di interlocuzione finora dimostratosi utile ed efficace. Sto convintamente dalla loro parte».
«L’Ospedale unico della Versilia – recita poi l’interrogazione di Marchetti – è da tempo oggetto di progressivo impoverimento dei servizi attuato in maniera più o meno strisciante, con professate riorganizzazioni spesso tradottesi in contrazioni degli standard quantitativi delle opportunità di assistenza e cura per i pazienti in un presidio ospedaliero che, oltretutto, vede il proprio bacino di utenza potenziale in consistente espansione durante i mesi estivi in virtù dei flussi turistici». Per di più: «Non è che il servizio di distribuzione protesi e ausili in Asl Nord Ovest proceda a puntino – ricorda Marchetti – dato che io stesso in area lucchese mi sono occupato del caso di una nonnina, 90 anni, che aspettato il letto ortopedico prescrittole per mesi, fino a doverselo noleggiare privatamente da sola pagandoselo. Ecco, se questi sono gli esiti allora anche no».
Dunque è scattata l’interrogazione con cui, oltre a volere i dati sul servizio protesi Asl per Asl, Marchetti chiede alla Regione di «invitare la Asl Nord Ovest a rivalutare il provvedimento mantenendo il punto di front office» versiliese dedicato alle protesi. «Su un’iniziativa simile assunta a Cecina – ricorda – l’ho spuntata. Ora anche sulla Versilia non intendo mollare».
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