“L’antisemitismo è una bestia sempre all’opera. La scritta razzista apparsa sulla porta di casa casa di Aldo Rolfi, figlio di Lidia Rolfi, staffetta partigiana, non è opera di un imbecille o di uno stupido, come in genere si tende a minimizzare. No: essa è opera di un razzista che ritiene gli ebrei causa dei mali del mondo. Dobbiamo prendere atto che non bastano le leggi contro l’odio razziale, lo sdegno ormai ritualizzato per gli episodi di antisemitismo, la censura corale che viene dalla politica. L’odio razziale si sconfigge e si estirpa sui banchi di scuola, attraverso processi didattici affidati a insegnanti pienamente maturi e formati. Alla famiglia di Aldo Rolfi va la mia solidarietà piena e incondizionata, e quella del Piemonte, terra di libertà e di resistenza al fascismo.
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