«L’81,1% degli edifici scolastici della Toscana non è adeguato alla normativa antisismica, il 48,8% è persino privo delle certificazioni di agibilità e il 35,6% manca di collaudo statico. Il certificato di prevenzione incendi? Il 65,8% delle scuole toscane non ce l’ha. I rilevamenti sull’amianto, poi, sono una chimera: effettuati in appena 273 scuole sulle 2.777 della Toscana, per una percentuale del 9,8%. No, dico: ma scherziamo? E’ una fragilità inaccettabile per i luoghi dove studiano i nostri ragazzi. Che aspetta la Regione ad attivare il fondo di rotazione per anticipare i soldi per gli adeguamenti di sicurezza come ho ottenuto con la mia mozione approvata due settimane fa?» A domandarlo è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che attinge i dati dalla comunicazione di giunta sull’edilizia scolastica all’ordine del giorno della seduta odierna dell’Assemblea toscana.
«Ero consapevole per esperienza diretta che lo stato dei plessi scolastici toscani fosse critico, avendo io stesso visitato alcune realtà. Ma davvero non immaginavo una situazione così critica». A colpire Marchetti è soprattutto un dato: «Nello scenario desolante di irregolarità, non conformità, mancati adeguamenti – ricapitola – mi sbalordisce il fatto che neppure le costruzioni in zona sismica degli edifici scolastici detengano il certificato attestante la perfetta rispondenza dell’opera alle norme di riferimento nel 96,2% dei casi. La condizione peggiore è per le scuole della provincia di Prato, prive di questa attestazione per il 98,5%. Seguono in un triste pari merito col 97,7% di irregolarità Grosseto, Livorno e Pistoia. Ma è una partita ‘alla meno’. A Pisa la certificazione è assente nel 96,8% degli edifici, a Lucca nel 96,6%, nella Città metropolitana di Firenze nel 96,2% e poi via via con la performance migliore, si fa per dire, messa a segno da Siena con ‘appena’ il 93% delle scuole in zona sismica prive di certificazione».
«Sono costernato», conclude Marchetti. «Che le istituzioni conoscano un simile stato di fragilità delle scuole e abbiano fin qui lasciato andare mi lascia senza parole. Oggi più che mai mi batterò affinché quanto prima la Regione dia gambe alla mia mozione approvata all’unanimità da tutto il Consiglio regionale toscano per anticipare i fondi e restituire sicurezza ai nostri ragazzi».
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