«Emergenza sanitaria ma non solo. Anche a Prato è in atto uno sciame di disdette di incontri e commesse che mette in ginocchio le aziende del tessile, ma in sostanza l’intero sistema moda. Proprio per situazioni come quella pratese abbiamo pensato e fatto approvare in Consiglio regionale un ordine del giorno per ottenere dalla Regione misure di sostegno all’economia danneggiata dall’epidemia, a partire dalla riduzione dell’Irap e da una moratoria sui mutui, oltre alla dichiarazione di stato di calamità turistica ove necessario»: ad annunciare l’approvazione, ieri, dell’indirizzo di Forza Italia sono gli autori dell’ordine del giorno, vale a dire i Consiglieri regionali del Gruppo azzurro con il Consigliere Marco Stella (Vicepresidente dell’Assemblea toscana) e il Capogruppo Maurizio Marchetti.
«Gli effetti sull’economia regionale e sulle economie di zona iniziano a configurare un’altra emergenza. Per questo abbiamo voluto occuparcene subito e spostare l’attenzione regionale anche su questo fronte, ottenendo ragione dal Consiglio regionale».
Molteplici le richieste avanzate da Forza Italia e che adesso rappresentano un impegno per la Regione: «Si alimentino le strategie di promo-commercializzazione nei mercati internazionali più sensibili e incentivare politiche di scontistica dei vettori aerei per rilanciare gli spostamenti dei viaggiatori verso le nostre destinazioni regionali per turismo e per affari», recita l’ordine del giorno che dedica alle economie di zona una porzione specifica dell’atto.
Qui Forza Italia chiede di «attivare un tavolo con i Comuni affinché parte degli introiti siano destinati a sostenere le imprese in difficoltà per gli effetti del Coronavirus». Ancora, Stella e Marchetti hanno ottenuto di «predisporre una riduzione dell’aliquota Irap fino al suo azzeramento» e «attivare un confronto con gli istituti bancari per chiedere la moratoria sui mutui contratti dalle aziende toscane».
I dati di prospettiva destano preoccupazione, ricordano Stella e Marchetti: «Andiamo incontro a una contrazione dell’export e a ripercussioni sui settori moda, outlet, vino ed enogastronomia, presenze turistiche. Pesanti anche le ricadute per l’export toscano in Cina, e ben sappiamo quanto questa flessione possa coinvolgere Prato. Anzi, il contraccolpo è già nei fatti. Bisogna agire subito».
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