“E’ ora di superare i limiti della Delrio e tornare a dare dignità, funzioni e risorse a un ente che ha dimostrato in questi anni la propria insostituibilità” A dichiararlo il Consigliere regionale di FI, Carlo Riva Vercellotti in occasione dell’approvazione all’unanimità, oggi in aula dell’ordine del giorno da lui presentato come primo firmatario su province e città metropolitana. “Ci siamo accorti della loro utilità quando la Corte dei Conti ha spiegato che i risparmi erano irrisori, in Piemonte addirittura i costi sono aumentati con la moltiplicazione di società e agenzie. Ci siamo accorti della loro utilità quando le strade iniziavano ad essere piene di buche, le scuole non avevano nemmeno più i soldi per pagare la riparazione di una caldaia, i comuni e le associazioni avevano perso ogni riferimento” ricorda Riva Vercellotti.
L’ordine del giorno nasce a sostegno della proposta dell’Unione delle Province d’Italia e dell’80% dei comuni del Piemonte e d’Italia per sostenere la revisione della Legge 56/2014, meglio nota come “Legge Delrio”.
“Sono molto contento che tutte le forze politiche abbiano capito il grave errore compiuto in passato e colto l’importanza di un ente chiave per la coesione e il governo dei territori, specie quelli più periferici – continua Riva Vercellotti.
L’ordine del giorno propone di chiedere a Governo e Parlamento un impegno a proseguire nel percorso di revisione della Legge 56/14, sia rispetto alle funzioni fondamentali, che rispetto alla governance di province e città metropolitane. L’ODG chiede inoltre di porre fine alla situazione di incertezza finanziaria con misure strutturali e programmatiche e al di fuori di interventi tampone fin qui adottati, restituendo a province e città metropolitane piena autonomia finanziaria ed organizzativa.
“Un percorso sfidante anche per il Piemonte – sottolinea Riva Vercellotti – che deve dimostrare con i fatti come la regione deve limitarsi a fare, bene, il ruolo che la Costituzione e lo Statuto le hanno attribuito di legislazione e programmazione, senza avventurarsi nel mestiere di gestione che invece compete a comuni e province, cioè ai livelli più vicini ai cittadini.”
A questo riguardo, l’ordine del giorno approvato impegna la nostra regione ad assicurare nel Bilancio di previsione 2020/2022 le risorse necessarie per garantire a tutte le province e alla città metropolitana l’esercizio delle funzioni conferite. Tra gli impegni anche quello di definire per ognuna delle funzioni già conferite ed auspicabilmente conferibili i livelli essenziali di prestazione e il conseguente fabbisogno standardizzato, così anche a promuovere, d’intesa con le province piemontesi, un confronto sulla revisione della legge regionale 29 ottobre 2015, n. 23, per valutare il conferimento di un numero maggiore di funzioni amministrative e mantenendo in capo alla regione esclusivamente quelle che necessitano di un esercizio unitario, in coerenza con quanto disposto dalla Costituzione e dallo Statuto regionale.
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