«Premesso che attualmente ogni letto in più di terapia intensiva è prezioso quanto un diamante, e quindi ben vengano i nuovi 72 posti creati a Lucca, mi chiedo però chi li governerà. I posti sono infatti creati al Campo Marte, ma attualmente le sole équipe operative in intensiva e rianimazione sono al San Luca e operano già in condizioni di saturazione e sovra stress. Già giorni addietro avevo suggerito di separare, come avviene in altre regioni, i percorsi ospedalieri covid e no-covid usando sì il Campo Marte, anche tutto, ma con una distinzione funzionale rispetto al San Luca che ottimizzasse l’operatività dei sanitari. Oggi sono proprio loro che segnalano, a fronte dell’attivazione di nuovi posti di intensiva, certo sgomento per come e dove saranno chiamati a lavorare, dato che la bilocazione non ce l’hanno. Coraggio, se c’è da rivedere la logistica facciamolo adesso»: l’osservazione è del Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, raggiunto in questi giorni anche dalle preoccupazioni del personale sanitario attualmente impegnato nella trincea covid-19 dell’ospedale San Luca di Lucca.
«Ci sarà nuovo personale a formare équipe destinate al Campo Marte? Reclutato come, semmai? Se ci sono graduatorie in essere, soprattutto per i rianimatori, le si esauriscano immediatamente. Sennò cos’altro? O si pensa di sdoppiare coloro che adesso già arrancano per far fronte all’emergenza al San Luca? Perché quest’ultima opzione è impraticabile, stanti i carichi di lavoro a cui le squadre dei sanitari sono già adesso sottoposti. Mandarli metà qui e metà lì significa affondare le intensive di qua e di là, perché si rende impossibile la turnazione», considera Marchetti.
Il Capogruppo di Forza Italia invita a riconsiderare l’organizzazione funzionale degli spazi: «Mi rivolgo anche al neocoordinatore d’area vasta per le terapie intensive, invitandolo a osservare la configurazione che si va attivando a Lucca. Quando i letti saranno occupati non si potrà più intervenire, ma adesso siamo ancora in tempo. Impieghiamo il Campo Marte per i pazienti no-covid, e spostiamo tutti i letti di intensiva al San Luca. Così ci saranno percorsi distinti, concentrazione funzionale che faciliterà l’impiego dei medici specializzati e del restante personale sanitario, nessuna confusione anche per i mezzi di 118 nella destinazione dei malati. In subordine, bisognerà che ci venga spiegato con chiarezza come si pensa di gestire i nuovi 72 letti di intensiva e con quale personale specializzato. Intensiva e rianimazione non si improvvisano, oggi meno che mai».
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