«In dieci anni da governatore non è riuscito a fare un Piano rifiuti né un’opera pubblica di un qualche spessore. In compenso in due mesi di emergenza coronavirus Enrico Rossi si è ammalato sì, ma di ordinanzite. Ne ha prodotte 52, un numero inferiore solo a quello della Regione Abruzzo, e spesso per revocare il pregresso in un fare e disfare sconfinato nel caos»: l’attacco arriva dai vertici toscani di Forza Italia, con il Coordinatore regionale onorevole Stefano Mugnai e il Capogruppo in Consiglio regionale Maurizio Marchetti.
«A causa della sua smania di protagonismo – affermano Mugnai e Marchetti – Rossi ci ha investito con un autentico tsunami di ordinanze, 52 in tutto. Di più ne ha prodotte solo la Regione Abruzzo, con 54 provvedimenti. Al contrario la Lombardia, regione più colpita, ha varato 11 ordinanze, 20 il Veneto, così come l’Emilia Romagna, 34 il Lazio…».
Forza Italia critica il metodo, ma anche il merito: «Alcune ordinanze sono state emesse per annullarne di precendenti – sottolineano Mugnai e Marchetti – mentre altre hanno imposto misure assurde che poi Rossi ha dovuto abbandonare, come il metro e 80 centimetri di distanza sociale».
«Nella classifica dei provvedimenti regionali, poi, la Toscana si ritrova fanalino di coda per stanziamenti regionali e descrizione bandi e misure locali – riportano – con un’emissione di 3 euro di aiuti pro capite. Lo sbilanciamento è davvero inaccettabile».
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