«Siamo in fase 2. Io oggi dalla giunta non volevo ascoltare il riassunto delle ordinanze, ma le proposte sui soldi da dare a aziende e lavoratori. La Toscana finora è ultima in Italia per sostegni alle imprese. La Campania è orgogliosa dei suoi 156,6 euro pro capite erogati nell’emergenza coronavirus, mi fa male al cuore vedere sul Sole24Ore che la Toscana è ultima con 2,9 euro a persona. Ai toscani nemmeno l’equivalente di un caffè e una brioche. Mi duole»: l’affondo è arrivato direttamente in aula di Consiglio regionale da parte del Capogruppo di Forza Italia Maurizio Marchetti, intervenuto poco fa nel dibattito seguito alla comunicazione della giunta toscana sull’emergenza coronavirus covid-19.
«Mi aspettavo un avvio di seduta differente», ha esordito Marchetti. «Intanto io qui mi aspettavo di vedere il governatore Rossi. No perché è il momento di capire che siamo in fase 2. E allora, a parte il riassunto delle ordinanze emanate io non ho sentito nulla su quel che sta accadendo all’esterno in tutte le attività. Turismo, accoglienza, ovunque c’è attesa per la ripartenza – ha osservato il Capogruppo azzurro – ma anche grave imbarazzo alla luce dei mancati fatturati e incassi di questi mesi a cui sono corrisposti tanti, troppi annunci da parte del governo, risalenti ormai a due mesi fa e che andavano in direzione di risorse e finanziamenti. Beh, non è arrivato niente. Niente».
«E allora, io oggi mi aspettavo di ascoltare proposte di giunta che dessero sollievo alle categorie, tutte le categorie, che hanno estremo bisogno perché fino ad oggi non è arrivano un euro. Idem per la cassa integrazione: una valle di lacrime. I datori che hanno potuto la hanno anticipata, ma non tutti potevano. Qui il governo richiede e dichiara atti d’amore: no, io mi aspettavo proposte per dare qualche palanca. Di questo c’è bisogno – ha dato la carica Marchetti – non di interventi retorici e ridondanti rispetto alle occasioni precedenti».
Marchetti sprona: «L’ho già detto, rinnovo l’invito. Rastrelliamo il bilancio e mettiamo tutto quello che non fa parte di necessità stringenti in un fondo per dare qualche spicciolo. In Campania sono stati erogati 156,6 euro pro capite, qui 2,9 euro. Mi fa male al cuore, non è nemmeno l’equivalente di un caffè e una brioche. Vogliamo mettere soldi a disposizione delle attività toscane? Ecco, mi aspetto quello io oggi».
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