“Lo strumento del Fondo di Garanzia rappresenta, sin dalla sua costituzione, uno strumento particolarmente importante per l’accesso al credito di molte PMI che costituiscono il tessuto economico del nostro Paese. Ieri sera, con un emendamento al Decreto Liquidità a mia prima firma, discusso in Commissione Finanze e Attività Produttive congiunte, é stata approvata l’inclusione, tra quelle che possono beneficiarne, anche delle imprese che hanno fino a 499 dipendenti e una partecipazione pubblica pari o superiore al 25%.
La totalità delle società a controllo pubblico operanti in settori strategici per il Paese, quali energia elettrica, gas, idrico, rifiuti o trasporti, si ritrovavano infatti nell’impossibilità di accedere a tale importante strumento, pur se in possesso dei requisiti dimensionali, ritrovandosi ad affrontare un costo per l’accesso al credito significativamente più elevato. Un maggior costo che, nel caso di imprese regolate, si sarebbe tradotto in bollette più alte per i cittadini. In un periodo storico come quello attuale, caratterizzato da un’acuta fase di stagnazione economica, limitare l’accesso al credito alle imprese pubbliche – soprattutto a quelle che gestiscono servizi a rete – avrebbe rappresentato un grave errore strategico, anche in considerazione del fatto che gli investimenti realizzati da tali imprese possono svolgere un significativo ruolo di volano per la ripresa, sia a livello nazionale sia nei territori”.
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