«Se corrispondessero al vero i rumors in arrivo da Roma circa la sussistenza di profili di impugnabilità nella legge regionale che attribuisce un contributo straordinario ai sanitari in prima linea nell’emergenza coronavirus, sarebbe una beffa assurda. La giunta toscana Pd e Iv si attivi subito coi suoi rappresentanti al governo per scongiurare una simile ipotesi e rendere i professionisti della sanità eroi di fatto e di diritto, non solo a parole. Altrimenti dovremmo pensare che in assenza di risorse si sa fatta una legge nega-soldi prendendo in giro chi ci ha salvato la vita. Noi non vogliamo doverlo nemmeno ipotizzare»: a parlare così sono i vertici regionali di Forza Italia onorevole Stefano Mugnai (Coordinatore toscano) e Maurizio Marchetti (Capogruppo in Consiglio regionale).
«Intendiamo alzare la guardia su questa materia – spiegano – perché si fanno sempre più insistenti dagli ambienti romani le voci circa rilievi di legittimità della legge regionale 24/2020 con cui si attribuisce un contributo straordinario in termini stipendiali a medici, infermieri, operatori sociosanitari, tecnici e tutti quanti si sono trovati in prima linea a fronteggiare l’emergenza coronavirus. Li abbiamo chiamati eroi, ma le parole devono poi trovare concretezza nel rapporto di lavoro che questi professionisti intrattengono con il sistema sanitario regionale. Questa è sempre stata la nostra posizione – affermano – tanto che proprio nell’ultima seduta di Consiglio regionale abbiamo chiesto ed ottenuto l’estensione del provvedimento anche per quanti sono impiegati nel settore privato o degli appalti. Orecchiare che la legge regionale contenga un bug non ci fa stare tranquilli».
«Alla Regione chiediamo innanzitutto di fare chiarezza con i sanitari che attendono l’integrazione retributiva circa la volontà reale di erogargliela. Dato che il provvedimento è stato votato da tutta l’Assemblea toscana chiediamo poi rassicurazioni e tempi anche in aula. Soprattutto – concludono Mugnai e Marchetti – invitiamo la giunta toscana Pd e Iv a interloquire con i suoi rappresentanti al governo per superare eventuali ostacoli di formulazione normativa ove realmente sussistessero e di centrare l’obiettivo finale: premiare concretamente i sanitari. Velocemente, please».
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