“La drammatica discesa, 841mila unità, degli occupati nel secondo trimestre – di cui l’80% contratti a termine – rilevata dall’Istat conferma l’urgenza di ripensare la disciplina del decreto dignità. Stiamo vivendo un ciclo economico caratterizzato da estrema incertezza verso il futuro, e chi crea lavoro, le nostre imprese, hanno disperato bisogno di strumenti flessibili per poter cogliere ogni opportunità di business e quindi creare occasioni di lavoro per chi oggi ne è sprovvisto. Occorre superare gli approcci ideologici e concentrarsi, con senso di responsabilità e pragmatismo, su ciò che effettivamente serve per contenere gli effetti della crisi sul mondo del lavoro. L’esecutivo Conte si affretti a correggere le rigidità introdotte sulla disciplina dei contratti a termine; in gioco non c’è il consenso di questo o quel partito, bensì la speranza e fiducia nel futuro di milioni di famiglie oggi in difficoltà”. Ad affermarlo in una nota il deputato di Forza Italia Paolo Zangrillo, capogruppo in Commissione Lavoro a Montecitorio e coordinatre regionale degli azzurri in Piemonte.
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