FIRENZE – “In questa campagna elettorale si sono accesi forse troppo poco i riflettori sulla questione fiscale. In Toscana tasse e tariffe locali stanno soffocando da anni Pmi, imprese artigiane e famiglie. Le tasse sulle Pmi nella nostra regione (dati 2019) pesano per il 59.7%, e a Firenze (5° città più tartassata d’Italia) addirittura per il 66.5%: questo significa che a Firenze le imprese lavorano 243 giorni all’anno (fino al 30 agosto) per pagare le tasse. Sono cifre inaccettabili”. Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, capolista di Forza Italia nel collegio Firenze 1 alle elezioni regionali, che oggi ha incontrato i vertici fiorentini di Confartigianato e CNA.
“L’Imu e la Tasi – sottolinea Stella – in Toscana pesano per 1.216.414.000 euro; la Tari per 729.644.000 €; l’addizionale regionale Irpef per 752.371.000 €, l’addizionale comunale Irpef per 263.229.000 euro, per un totale di 2.961.659.000 €, quasi 3 miliardi di euro. La pressione fiscale nel 2019 sul 2018 è cresciuta di 312 milioni di euro (+ 11,8%). A livello di valori pro capite, ogni toscano paga 1.847 € di tasse e tariffe locali all’anno, con un aumento di 260 euro a testa nel 2019 rispetto all’anno precedente (+ 16,4%)”.
“Sono numeri che lasciano basiti e che spiegano meglio di qualunque analisi le difficoltà economiche che colpiscono imprese e famiglie toscane – evidenzia Stella -. Noi di Forza Italia abbiamo studiato un programma che contiene poche ma efficaci proposte per un fisco equo: ridurre l’aliquota dell’addizionale regionale Irpef: cedolare secca per le locazioni commerciali; abolire il bollo auto; azzerare le tasse sugli immobili occupati abusivamente; aumentare gli assegni familiari e di maternità, e abbassare le bollette delle utenze di associazioni sportive dilettantistiche. Sono punti su cui ci siamo battuti dall’opposizione nella scorsa legislatura, e che contiamo di realizzare se il centrodestra vincerà le elezioni regionali”.
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