“I dati dell’Osservatorio sul precariato dell’INPS descrivono e confermano un calo delle assunzioni del 38% nei primi sette mesi dell’anno, con una falcidia particolarmente accentuata sulla tipologia dei contratti a termine. Le rigidità introdotte dal Decreto Dignità, in una fase drammatica del ciclo economico, stanno producendo effetti devastanti sul mercato del lavoro, inducendo le imprese a rinunciare ad investimenti anche temporanei sulla forza lavoro. È ora di smetterla, caro Presidente Conte e caro Ministro del Lavoro con le chiacchiere da bar e con la difesa della folle ideologia di Di Maio secondo cui rendendo più onerosi e meno accessibili i contratti a termine si incrementano le assunzioni a tempo indeterminato. Basta col preferire lo stipendio da divano del reddito di cittadinanza piuttosto che un impiego che, seppur temporaneo, è lavoro vero che restituisce dignità alle nostre persone che stanno soffrendo lo stato di disoccupazione.
In una fase così critica come quella che stiamo vivendo chi ha la responsabilità della guida del Paese deve saper dimostrare, coi fatti, di far prevalere l’interesse della comunità sui capricci ideologici di parte”. Ad affermarlo in una nota il deputato di Forza Italia Paolo Zangrillo, capogruppo in Commissione Lavoro a Montecitorio.
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