“Il Consiglio regionale tematico, avvenuto oggi a Palazzo Lascaris per discutere dei prossimi passaggi per la selezione del sito unico per le scorie nucleari, resterà alla storia per l’arrampicata sugli specchi delle opposizioni che hanno tentato di giustificare in modo goffo le modalità improprie utilizzate dal Governo giallorosso per comunicare la presentazione della Cnapi agli italiani. Sicuramente non accettiamo lezioni da quelle forze politiche che hanno governato negli ultimi cinque anni il nostro Paese senza decidere nulla al riguardo e ora, in piena pandemia, pubblicano questo studio senza una adeguata comunicazione nei territori coinvolti. Ancora di più non accettiamo lezioni da chi ha preso di mira luoghi istituzionali come l’Osservatorio della Tav e oggi si aggrappano a Sogin, non perchè convinti, ma perchè hanno ricevuto un ordine di scuderia”. A denunciarlo i consiglieri del Gruppo regionale piemontese di Forza Italia Paolo Ruzzola, capogruppo degli azzurri, e i consiglieri Alessandra Biletta, Franco Graglia e Carlo Riva Vercellotti.
Vercellotti in fase di dibattito ha sottolineato “Siamo estremamente preoccupati che la presentazione della Cnapi da parte del Governo sia esclusivamente una risposta di comodo all’Europa, per procrastinare le sanzioni europee, invece che il punto di arrivo per mettere la parola fine sui pericolosi depositi provvisori che ospita la Regione. Questo è il vero scandalo che sta dietro alle chiacchiere dei professionisti del “no” e del “nimby” presenti tra le opposizioni: sono passati dieci anni non per realizzare il sito, come deciso dal Governo Berlusconi, ma per decidere i siti potenzialmente idonei e mettere in sicurezza il nostro territorio”.
Il Gruppo di Forza Italia ha visto approvato all’unanimità un suo ordine del giorno che domanda la convocazione in modalità permanente del Tavolo regionale per la trasparenza sul nucleare in modo da garantire un adeguato supporto ai nostri Comuni coinvolti, a sollecitare il Governo e la Sogin affinché prima di tutto siano garantiti gli interventi propedeutici alla sicurezza degli impianti piemontesi, a pretendere dallo Stato il trasferimento delle risorse dovute quali compensazioni per i Comuni sede di impianti, come deciso dalla Corte d’Appello di Roma, e a predisporre un adeguato piano di comunicazione e informazione nei confronti dei cittadini.
“E’ evidente che è altissimo il rischio che il sito unico venga percepito come una nuova Tav. E’ fondamentale che la Regione Piemonte e tutti i partiti scendano in campo per evitare il Vietnam dettato da interessi meramente elettorali che abbiamo vissuto in Val di Susa. Noi ci siamo, perché crediamo che nel trattare questo tema ci voglia un grande senso di responsabilità, in particolare difendendo i Comuni che già hanno dato e che continuano ad aspettare che il Governo mantenga i propri impegni. Ribadiamo che è fondamentale il ristoro che stanno aspettando da troppi anni i Comuni piemontesi che ospitano depositi temporanei”. Concludono i consiglieri regionali di Forza Italia.
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