Secondo i dati rilasciati da Milano Unica, il settore tessile segna per il 2020 una contrazione del -27,4%, pari a circa 2 miliardi di euro, confermando le preoccupazioni e le previsioni espresse nei mesi scorsi dalle imprese di uno dei settori più significativi del Made in Italy, colpito duramente dalle conseguenze della pandemia, non solo in termini di chiusure quanto piuttosto di raffreddamento della domanda interna ed estera (export 1,1 mld in meno del 2019). Le stime, che hanno purtroppo trovato conferma nei dati resi pubblici, testimoniano un crollo senza precedenti che necessita di proporzionate misure di sostegno senza precedenti.
Per questa ragione chiedo che MISE e MEF procedano, con assoluta priorità, ai decreti attuativi previsti in attuazione alla Legge di Bilancio 2021 per tutelare il settore e rilanciare, attraverso percorsi di formazione e innovazione, un asset strategico del nostro Paese che, come tessitura, concorre al 12,3% del fatturato di filiera. Inoltre, essendo in scadenza le misure legate al blocco dei licenziamenti e della cassa integrazione, é essenziale che tali ammortizzatori siano prorogati in maniera selettiva, per settori, come il tessile, che abbiano certificato un calo tra il 25% e il 30% e la cui ripresa é, evidentemente, connessa alla stagionalità del prodotto.
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