“Il quotidiano il Riformista, in persona del suo direttore Pietro Sansonetti, è sotto attacco. Nel volgere di meno di un’ora, la mattina del 14 aprile presso la sua abitazione gli sono stati notificati ben due avvisi di conclusione delle indagini preliminari, nascenti da querele sporte nei suoi confronti da magistrati della Procura di Palermo, e un provvedimento di censura dell’Ordine dei Giornalisti conseguente alla pubblicazione, avvenuta sul Riformista, del testo del ricorso proposto alla CEDU dai legali di Silvio Berlusconi contro la nota sentenza di condanna per evasione. Non è questa la sede per entrare nel merito delle singole questioni. La Giustizia farà il suo corso. Il tema è altro. Scrive Sansonetti – e non vi è motivo di dubitare della verità di quanto afferma – che da quando ha assunto il ruolo di Direttore del Riformista sono ben venti le iniziative giudiziarie promosse contro di lui e il “suo” quotidiano da parte di Magistrati, un terzo delle quali penali. Insomma, quanto accaduto la mattina del 14 non è che la punta di un iceberg. Un iceberg che muove per affondare il Riformista e il suo Direttore, si interroga lo stesso Sansonetti? La domanda pare lecita atteso che le pagine dei quotidiani sono affollate di episodi di cronaca giudiziaria, strabordano di trascrizioni di intercettazioni telefoniche e ambientali che dovrebbero essere coperte dal segreto istruttorio, alimentando la macchina accusatoria del processo mediatico a carico di indagati e imputati che, per dettato costituzionale, sono presunti innocenti, eppure non si ha notizia di valanghe di procedimenti penali e azioni risarcitorie a carico dei giornalisti che tutto ciò hanno pubblicato. Certo è che il Riformista è, per stesse parole di Sansonetti, il quotidiano per eccellenza che «combatte senza riguardi una lotta a viso aperto contro le sopraffazioni della magistratura … contro l’orgia del potere dei PM». Certo è che il provvedimento di censura nasce dalla pubblicazione del testo di un ricorso giudiziario presentato dai legali di Silvio Berlusconi. In tale contesto il Coordinamento Regionale dell’Emilia Romagna di Forza Italia esprime la propria solidarietà al quotidiano il Riformista ed al Suo direttore Piero Sansonetti. Libertà di informazione e Giustizia rappresentano due valori fondamentali, il cui difficile equilibrio costituisce uno dei cardini su cui si regge l’ordinamento costituzionale e democratico di uno Stato. Essi vanno difesi sempre, a prescindere da chi se ne faccia latore o dal ruolo che riveste chi assume di esserne vittima. Ancora una volta Forza Italia Emilia Romagna in difesa della Libertà di Informazione e della Giustizia”.
Enrico Fontana
Responsabile Giustizia e Affari Costituzionali del Coordinamento Regionale Emilia-Romagna di Forza Italia.
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