“Il Ministro del Lavoro Orlando, nel commentare la Relazione annuale del Presidente dell’INPS, invita tutti a leggerla, adombrando il sospetto che le voci critiche sul Reddito di Cittadinanza nascondano la volontà di qualcuno di scatenare una ‘…strumentale, pericolosa e sbagliata campagna contro i poveri e di criminalizzazione della povertà…’. Caro Ministro, io ho letto la relazione INPS, e consolido la convinzione che sia urgente una radicale riforma dell’istituto dell’RdC. La lotta alla povertà è una priorità assoluta del nostro Paese, dove sta aumentando a dispetto di chi ci raccontava di averla sconfitta con il reddito di cittadinanza. È chi si ostina a difenderlo il vero nemico dei poveri e disagiati. Questi cittadini, oltre al sussidio, hanno bisogno di lavoro, di poter avere opportunità di reinserimento nel mondo del lavoro. E il RdC su questo aspetto determinante ha completamente fallito. Chi fa finta di non accorgersene sta facendo propaganda sulla pelle dei più deboli, e non voglio credere che uno di questi sia proprio il titolare del dicastero che dei poveri senza lavoro deve occuparsi. Riconoscere dignità e prospettiva a chi è in stato di povertà non si può fermare al sussidio, la nostra Repubblica è fondata sul lavoro e non sull’assistenza senza fine”. Ad affermarlo in una nota il deputato Paolo Zangrillo, capogruppo in Commissione Lavoro per Forza Italia e coordinatore regionale degli Azzurri in Piemonte.
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