A fronte dei continui rincari l’On. Mazzetti ha chiesto conto delle prossime iniziative del governo
“La martellante campagna green, che abbiamo arginato con il pragmatismo di un governo dove il centrodestra è pienamente presente, aveva illuso che la transizione ecologica sarebbe stata facile e indolore. In realtà, a fronte di non precisati benefici futuri, molto futuri, anche difficilmente quantificabili sul piano delle emissioni se si parla di elettrico e simili se pensiamo a costi di smaltimento e uso di materie prime critiche, stiamo vivendo una crisi senza precedenti. Una crisi energetica che mina il tessuto industriale ma anche e soprattutto sociale: è del tutto evidente che il nostro sistema si era basato sulle fonti stabili per eccellenza e soffre questo brusco cambiamento.
Adesso è anche di pubblico dominio, parole di Isabel Schnabel della BCE, che questo passaggio rapido e troppo poco controllato sia una delle componenti dell’inflazione: parla di greenflation. Questa è dovuta alla difficoltà di sostituire, tutti insieme e in poco tempo, le fonti fossili, stabili, con nuove fonti, instabili e intermittenti.
Nell’immediato dobbiamo tamponare le perdite perché gli allarmi di imprese e categorie economiche si sprecano. Il gas, inserito non a caso nella tassonomia europea, è una risorsa-ponte per attutire il colpo della transizione. Riattivare le riserve strategiche e sfruttare appieno, per il mercato italiano e a prezzi stabilizzati, i giacimenti sono le contromisure che possiamo concretizzare nel breve periodo. Nel 2000 il nostro Paese produceva 20 miliardi di metri cubi di gas, oggi solo 4,5 a fronte di un consumo pari a 72 miliardi di metri cubi. Questo significa che l’Italia è più vulnerabile perché importiamo quasi tutto, come rilevato dal recente rapporto del Copasir.
Dobbiamo iniziare a ridurre subito la nostra dipendenza energetica ovverosia la nostra vulnerabilità, in tempi di continue crisi geopolitiche (ieri Taiwan, oggi l’Ucraina) con misure tampone come quelle indicate e con una revisione delle fonti di approvvigionamento: dobbiamo andare verso una completa, concreta, non ideologica diversificazione delle fonti. Abbiamo visto dove ci ha portato il combinato disposto tra dipendenza estera e transizione incontrollata: va cambiata la strategia ora”.
Così afferma Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia, presentando un’interpellanza urgente al Ministro della Transizione Ecologica, nella quale chiede chiarimenti sulle prossime iniziative del governo.
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