“Il DEF é fortemente condizionato dalla situazione che stiamo vivendo nelle Regioni, nelle Province e nei Comuni e, in questo senso, gli interventi di politica economica ivi inseriti non incidono sul breve periodo che risulta molto complesso. Lo scenario é sostanzialmente espansivo, sia per la parte corrente sia per gli investimenti, ma é necessario intervenire subito per arginare i costi energetici per i quali sono stati stanziati per i Comuni e le Province solo 250 milioni – un terzo del fabbisogno stimato – per scongiurare il rischio di gravi tensioni finanziarie, fino all’impossibilità di chiudere i bilanci previsionali 2021-24. Inoltre, l’enorme sforzo per garantire la prima assistenza e l’accoglienza dei profughi di guerra non trova ancora una misura riferibile direttamente.
Dal canto loro, le Regioni assommano a queste ultime ulteriori criticità legate alla sanità e al trasporto pubblico insieme a un allarme specifico rispetto alle cosiddette politiche invariate che non sembrano rifinanziate.
Oltre a ciò, il rincaro delle materie rende i quadri economici di molti progetti a rischio di infattibilità e quindi di bandi deserti; tale fattore, unito alla volontà di ridurre le stazioni appaltanti, potrebbe avere un effetto assai negativo sul ritmo e sulla qualità della messa a terra dei Fondi PNRR che, grazie anche alla nuova iniezione di personale, si sta faticosamente cercando di rispettare.
Comuni e Province non hanno leve di indebitamento, si tratterebbe quindi di coprire costi sostenuti del tutto monitorabili e giustificabili tramite uno stanziamento utile a chiudere i bilanci, garantendo anche la possibilità di utilizzo degli avanzi liberi di amministrazione, come avvenuto durante il periodo pandemico. Temi di cui discuteremo questa sera in Audizione con il Ministro Franco”. Ad annunciarlo l’onorevole Roberto Pella, Capogruppo in Commissione Bilancio per Forza Italia
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