La variazione del piano triennale delle opere pubbliche approvata oggi dal Consiglio Comunale pone dei correttivi necessari ad una serie di lavori che, nel 2018 e negli anni a venire, agiranno positivamente sulla viabilità cittadina e riqualificheranno interi quartieri della Città di Arezzo.
Molti di questi interventi sono legati all’ormai famoso bando nazionale a favore delle periferie degradate, al quale il Comune di Arezzo ha partecipato classificandosi al primo posto nella seconda fascia dei Comuni ammessi a finanziamento, per il momento in maniera ufficiosa. Infatti, nonostante il susseguirsi di annunci di imminente arrivo delle risorse, sia da parte dell’ex premier Renzi (in piena campagna referendaria) sia da parte di autorevoli parlamentari locali del Partito Democratico, ad oggi dalle parole non si è ancora passati ai fatti. L’Amministrazione Comunale, nonostante da parte propria sia pronta, ha dovuto necessariamente posticipare di un anno gli interventi cofinanziati da questo bando.
A differenza del Governo, la Giunta Ghinelli mantiene le promesse e la variazione del piano delle opere pubbliche è servita anche per ufficializzare la rimozione del tetto in amianto dalle case popolari di via Malpighi, intervenendo al posto di Arezzo Casa, azienda alla quale spetterebbero oneri e onori di tali lavori. Su questo si erano espressi in passato sia la USL (imponendo una rimozione entro tre anni), sia il Consiglio Comunale, approvando all’unanimità una petizione popolare che chiedeva l’inizio dei lavori. Peccato che da parte del gruppo consiliare del Partito Democratico sia arrivato oggi un voto contrario alla pratica, per il quale restiamo sbalorditi.
Discorso a parte merita lo slittamento dal 2018 al 2019 della realizzazione della nuova scuola materna di Tortaia. Le scelte regionali in tema sanitario che hanno portato all’aggregazione del distretto aretino con quello della Valtiberina e del Casentino hanno avuto ripercussioni anche sul dimensionamento scolastico del Comune di Arezzo, che solo da poco tempo ha potuto iniziare a lavorare alla revisione dell’attuale assetto delle scuole statali presenti sul territorio, perdendo di fatto circa un anno sui tempi stabiliti. Per tale motivo, nonostante la necessità della nuova scuola a Tortaia sia ormai conclamata, è stato necessario posticipare i lavori, ma sarà cura di Forza Italia e mia personale evitare in maniera assoluta ulteriori ritardi e garantire le risorse economiche anche qualora non si concretizzino le alienazioni di immobili comunali in vendita con le quali, per adesso, è previsto il finanziamento dell’opera.
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