“Mantenere le coppie di treni sulla linea Pontremoli-Firenze nel periodo invernale nell’orario di Trenitalia, dopo che, nel mese di dicembre 2022, senza alcun preavviso per il territorio interessato, vennero cassate. I treni Firenze SMN-Pontremoli e Pontremoli-Firenze SMN, dall’11 dicembre 2022 furono dirottati verso La Spezia con innumerevoli disagi per i lunigianesi costretti al cambio a Vezzano Ligure con il rischio di perdere le coincidenze per i quattordici Comuni del comprensorio”. Lo chiede, in una mozione, il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, ricordando che “solo a seguito delle numerose proteste pervenute dai Comuni, dalle single sindacali, dai Comitati dei pendolari, Regione Toscana, RFI e Trenitalia tornarono sui propri passi ripristinando le corse in oggetto a partire dal febbraio 2023”.
“Le organizzazioni sindacali – prosegue Stella – hanno paventato nei giorni scorsi la possibilità che le corse su ferro da Pontremoli a Firenze, e da Firenze a Pontremoli verranno nuovamente cassate dirottando il traffico ferroviario verso La Spezia. Queste decisioni, eventualmente previste a partire dal mese di dicembre 2023, avrebbero considerevoli effetti sui viaggi dei pendolari, in particolar modo di studenti e lavoratori. La Lunigiana soffre da quattro anni delle interruzioni estive sulla linea ferroviaria Lucca-Aulla, aggravatesi con i lavori sul Rio Cavo e quindi con la chiusura e i disservizi invernali sulla stessa linea, che proseguiranno almeno fino a dicembre 2023”.
Per queste ragioni, nella mozione Forza Italia chiede al Presidente Eugenio Giani e all’assessore ai Trasporti Stefano Baccelli di “non modificare, nell’orario invernale del trasporto su ferro, gli orari e le percorrenze dei treni 18377 Firenze SMN-Pontremoli e 18423 Pontremoli-Firenze SMN”, di “convocare con urgenza i responsabili di area di RFI e Trenitalia per confermare la volontà espressa dal territorio e garantire il diritto a un’efficacie mobilità di tutti gli utenti”, e di “garantire i servizi finora attivi su rotaia, anche nelle aree interne della Toscana, nella loro totalità”.
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