Ministro a Milano al vertice dell’Alleanza universitaria internazionale U7+
“Cambiamento climatico da contrastare, sviluppi tecnologici così rapidi da non poterne prevedere gli esiti, disuguaglianze da superare per una crescita i cui benefici siano realmente condivisi. Le sfide globali che stiamo affrontando richiedono un impegno profondo dell’alta formazione e della ricerca e sono sicura che Università e accademie faranno la loro parte”.
Così il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, commentando i lavori del vertice dell’Alleanza universitaria internazionale U7+ promosso nell’ambito delle iniziative della Presidenza italiana del G7 per il 2024.
Secondo il Ministro, il summit, che quest’anno si è svolto sul tema ‘Inclusive Education for Inclusive Societies’ è “una preziosa occasione per affrontare tematiche cruciali per il futuro dei nostri Paesi e, soprattutto, delle generazioni più giovani. Il Governo italiano è fortemente impegnato a valorizzare l’importanza di una cooperazione scientifica internazionale che sia sempre più vasta, aperta, ma anche ispirata a principi di sicurezza”.
“Il numero di studenti che nel mondo sono iscritti all’università è duplicato negli ultimi 20 anni e ha raggiunto i 254 milioni. Tuttavia – ha proseguito il Ministro – dobbiamo lavorare per eliminare alcuni fattori che creano ancora queste disuguaglianze. Il tasso di iscrizione globale è solo il 42% e solo il 7% dei giovani rifugiati stanno proseguendo i loro studi nella formazione superiore”. Il Ministro Bernini ha poi sottolineato: “Mai come ora la formazione superiore conferma il proprio ruolo non solo di diritto universale, ma anche di bene pubblico, e non solo nazionale, ma globale. Per questo il nostro obiettivo è rafforzare le misure di diritto allo studio e fornire a tutti gli studenti e alle studentesse i mezzi più utili per coltivare il proprio talento. Inoltre, siamo fortemente impegnati a valorizzare la mobilità internazionale di studenti e ricercatori che consideriamo uno strumento strategico per la condivisione dei saperi”.
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