Ancora una volta è una Commissione di Inchiesta Parlamentare a puntare i riflettori su una testimonianza ignorata da chi aveva il dovere di approfondire le parole di Guido Frilli. Non è la prima volta che è l’autorità politica a fare luce su quanto sfuggito alla magistratura. Se il racconto di Frilli non può restituire la vita alle 140 persone che morirono quella notte, ciò che può e deve aiutarci a fare è di individuare le responsabilità di chi non fece il proprio dovere. Auspico quindi che laddove la Commissione d’inchiesta sulle cause del disastro del traghetto Moby Prince lo reputi necessario si possa intervenire, anche nella prossima legislatura, con un eventuale supplemento di indagini. La verità deve assolutamente emergere.
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