“La vergognosa scelta del Consiglio dei Ministri di impugnare la legge regionale della Liguria, a tutela delle imprese balneari rispetto alla nefasta applicazione della direttiva Bolkestein, dimostra l’alto interesse e il senso di responsabilità del centrosinistra rispetto ai problemi reali di imprese e cittadini. Solo un Governo che non ha a cuore il destino del territorio che amministra avrebbe potuto assumere tale decisione. Le leggi approvate dal consiglio regionale ligure a novembre avevano, infatti, l’obiettivo non di impedire la liberalizzazione del settore ma di tutelare tutte quelle aziende i cui sacrifici e il cui futuro sarà spazzato via con un colpo di spugna dall’applicazione della direttiva Bolkestein. Chi oggi parla di demagogia elettorale e propaganda dimentica che queste leggi sono andate a colmare quel vuoto normativo esistente in Italia e che il Governo avrebbe dovuto colmare entro il 2017 seguendo l’esempio di altri Paesi come la Spagna e il Portogallo che hanno garantito, intervenendo con proprie leggi, concessioni sino a 75 anni. Il turismo è l’asse portante dell’economia italiana, di quella della Liguria ma anche del Lazio. Per fare turismo ci vogliono idee, ospitalità, qualità e investimenti che i nostri imprenditori e le loro famiglie hanno sostenuto in questi anni con grandi sacrifici trovandosi ingiustamente oggi senza alcuna certezza per il futuro. In questo senso non possiamo che condividere la determinazione della presidente e della giunta regionale della Liguria di costituirsi presso la corte Costituzionale convinti della bontà del loro lavoro e della necessità di leggi che tutelino imprese e cittadini. La stessa determinazione sarà il perno su cui ci batteremo affinchè la proposta di legge, che ho depositato in questi giorni, e sottoscritta da tutto il gruppo di Forza Italia, con cui puntiamo proprio a migliorare e valorizzare il sistema turistico laziale e le imprese balneari trovando un giusto compromesso nell’affrontare l’applicazione della Direttiva europea Bolkestein, venga approvata. Serve una svolta nel Lazio e in Italia che sono certo i cittadini sapranno attuare scegliendo , il 4 marzo, Forza Italia e il centrodestra al governo del Paese e della nostra regione. Serve un cambio di rotta per far tornare a crescere l’Italia e il Lazio sostenendo e non condannando a morte, come nel caso del settore turistico e balneare, i nostri cittadini, le imprese e intere famiglie che senza un’azione determinata, coraggiosa e concreta saranno ospiti sgraditi a casa propria con ripercussioni incalcolabili sul piano economico ed occupazionale. Perché accettare supini scelte devastanti come l’attuazione della direttiva Bolkestein significa non avere a cuore il destino di migliaia di famiglie. Noi non intendiamo consentirlo”.
Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia Lazio, Giuseppe Simeone
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