Berlusconi a “Domenica Live” spiega la sua ricetta per il Fisco: “Aliquota al 23%”. Sulle pensioni: “Minime a 1000 euro”
“Sono qui a combattere perché c’è bisogno di me”. Applausi e standing ovation per Silvio Berlusconi a Domenica Live.
Il Cavaliere ospite nel salotto della domenica pomeriggio di Barbara d’Urso spiega il suo programma per la campagna elettorale e i motivi che lo spingono ancora a restare in campo. È accaduta la stessa cosa del ’94. La mia discesa in campo impedì ai comunisti di andare al governo. Oggi una formazione pauperista e populista come quella dei grillini potrebbe andare al governo e io sono qui per impedirlo. Non hanno mai lavorato, sono come una setta. Prendono ordini da un comico e dal figlio del socio del comico ora defunto. I grillini porterebbero l’Italia verso il disastro”. Poi il leader di Forza Italia afferma: “I grillini prevedono una patrimoniale e un governo con la peggiore magistratura militante”.
“Taglieremo le tasse e minime a 1000 euro”
A questo punto il Cavaliere parla del suo programma per la riduzione della pressione fiscale: “Il nostro credo è sempre meno tasse, meno tasse e meno tasse. Io oggi pago il 73% in tasse di ciò che guadagnano le mie imprese. Bisogna operare una vera e propria rivoluzione fiscale con la flat tax”. Berlusconi spiega in cosa consiste la sua ricetta: “Oggi ci sono tasse altissime e in tanti ricorrono a consulenti esterni per la dichiarazione dei redditi. Un compito difficilissimo e complicato: 111 pagine di istruzioni per fare la dichiarazione dei redditi”. E ancora: “E allora ecco la flat tax: molto semplice, uguale per tutti per famiglie e imprese. Già applicata in diversi Paesi del mondo potrebbe dare risultati anche in Italia. Per la prima volta è stata adottata nel 1947 ad Hong Kong e da lì è partito lo sviluppo che tutti oggi consociamo. Un’aliquota unica al 23 per cento per tutti. La storia ci insegna che dove c’è stato un abbattimento forte delle tasse, come hanno fatto Kennedy, Regan e altri presidenti Usa, le entrate delle’erario aumentano del 30 per cento. Nel caso di Regan il 50 per cento delle entrate arrivarono dal 5 per cento delle famiglie più ricche d’America”. Poi le coperture: “I soldi per la Flat Tax? Con questa ricetta almeno 40 miliardi arriveranno dalla non evasione che produrrà l’introduzione del nuovo regime fiscale. Con questo sistema l’economia e le imprese tutte ripartiranno”. Poi il piano per le pensioni: “Aumenteremo tutte le minime a 1000 euro al mese. Un altro aiuto alle famiglie e ai pensionati. Daremo questa pensione anche alle mamme che non hanno mai versato i contributi”.
“466mila immigrati da noi per delinquere”
A questo punto parla anche dell’emergenza immigrazione e di fatto il Cavaliere accende i fari anche sul fornte sicurezza: “Diversi immigrati di fatto delinquono. I carabinieri riscontrano sempre la presenza del frigo vuoto in caso di furto negli appartamenti. È la prima cosa che svaligiano. Dobbiamo intervenire con l’Europa per stipulare trattati con i Paesi costieri e procedere a portare questi migranti indietro. Oggi i Paesi limitrofi hanno chiuso le loro frontiere. Li abbiamo tutti noi. Dobbiamo fermare gli immigrati alla fonte e cercando di smaltire queste presenze. Bisogna ritornare a una presenza capillare di polizia e carabinieri. La presenza di una divisa, da sola, allontana coloro che sono male intenzionati”.
“Inchiesta sul Milan? Un buco nell’acqua”
Inevitabile un passaggio dell’intervista sul falso scoop de La Stampa su una presunta inchiesta sulla compravendita del Milan poi smentita dalla procura di Milano: “Devo smentire assolutamente quanto è stato riportato. Tutte le volte che sono in campagna elettorale qualcuno cerca di colpirmi. Solo uno stupido avrebbe potuto far rientrare soldi con la vendita del Milan usando un’operazione su cui si sono spese pagine e pagine di giornali e ore e ore di tv. Le mie imprese sono state sempre ai raggi x. Io ho versato al Fisco almeno 50 miliardi di tasse. Dunque semtisco in modo netto e chiaro quanto è stato riportato dalla stampa ‘nemica’”. Infine il Cavaliere ha rivolto un’appello agli elettori: “Non anadre a votare il 4 marzo marzo significa suicidarsi”.
Fonte: Il Giornale
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