PIETRASANTA – Incentivi Imu per le imprese di Pietrasanta che investono, assumono e tengono aperto tutto l’anno. Scadono il 31 gennaio i termini per le imprese di Pietrasanta per presentare la domanda per ottenere lo “sconto” sulla quota Imu spettante al comune. Pietrasanta, con l’amministrazione Mallegni, è stato primo comune in Italia ad attivare un regolamento a sostegno delle imprese. Gli incentivi possono arrivare fino al 50% degli investimenti sostenuti con un limite del 20% dell’imposta pagata (quota del Comune). A ricordarlo ed annunciarlo è stato lo stesso Massimo Mallegni (Forza Italia) sul suo profilo Facebook che ha fornito anche il suo numero di cellulare per eventuali informazioni: “ricordate il regolamento che fu approvato alla fine dello scorso anno? Ci siamo. Siamo l’unico comune in Italia che ha previsto incentivi per le imprese”.
Lo scopo del regolamento è evitare serrande abbassate per lunghi periodi dell’anno ma anche aiutare, con vigore, le imprese (industria, artigianato, turismo, fornitura di servizi destinati alla tutela ambientale, alla fruizione di beni culturali e al tempo libero, fornitura di servizi in genere, commercio all’ingrosso e al dettaglio, somministrazione di alimenti e bevande al pubblico, ambiente, sport e tempo libero) che decideranno di effettuare investimenti ed assumere a tempo indeterminato. Il piano prevede incentivi parametrati sul tributo Imu pagato al Comune riferito all’anno precedente dall’impresa e saranno erogati entro 60 giorni dalla fine di ogni esercizio finanziario. Ne potranno usufruire sia i proprietari dell’immobile che avranno così interesse a non lasciare i fondi “sfitti” sia per i locatari che saranno invece stimolati ad allungare il periodo di apertura migliorando al contempo l’offerta commerciale. “Meno tasse, meno burocrazia e più investimenti: sono queste le necessità delle imprese. – ha ricordato Mallegni – Pietrasanta, con la nostra amministrazione, ha dato un segnale importante al territorio, con il regolamento di incentivi Imu, che è stata accolta con grande attenzione da parte degli addetti ai lavori. Le detrazioni saranno maggiori quanto maggiore saranno gli investimenti, le assunzioni ed il periodo di apertura degli esercizi commerciali. E’ un regolamento ragionato per combattere la stagionalità degli esercizi commerciali che danneggiano il sistema commerciale del territorio, in particolare nella zona di Marina, dove ci sono molti fondi vuoti. Ma sono convinto che avrà effetti sulla macro area. Le detrazioni potranno essere direttamente reinvestite sull’impresa e sul territorio. Sono cumulabili. Gli incentivi possono arrivare fino quasi al 50%. Il bilancio che andremo ad approvare punta tutto sullo sviluppo economico e ad attrarre nuove imprese”.
Ecco nel dettaglio il piano. L’incentivo massimo sarà pari al 50 per cento degli investimenti sostenuti con un limite del 20 per cento dell’imposta pagata (quota del Comune) per l’immobile oggetto di investimento, articolato nel seguente modo: investimento da 0 a 10mila euro incentivo pari al 15 per cento degli investimenti sostenuti con un limite massimo del 20 per cento dell’imposta pagata (quota del Comune) per l’immobile oggetto di investimento, nell’anno precedente alla richiesta; investimento da 10mila a 50mila euro incentivo pari al 30 per cento degli investimenti sostenuti con un limite massimo del 20 per cento dell’imposta pagata (quota del Comune) per l’immobile oggetto di investimento, nell’anno precedente alla richiesta; investimento da 50mila a 100mila euro incentivo pari al 40 per cento degli investimenti sostenuti con un limite massimo del 20 per cento dell’imposta pagata (quota del Comune) per l’immobile oggetto di investimento, nell’anno precedente alla richiesta; investimento oltre 100mila incentivo pari al 50 per cento degli investimenti sostenuti con un limite massimo del 20 per cento dell’imposta pagata (quota del Comune) per l’immobile oggetto di investimento, nell’anno precedente alla richiesta. Non è previsto alcun incentivo per gli interventi presentati in sanatoria. Per le assunzioni dipendenti con contratto a tempo indeterminato o trasformato contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, articolato come segue: da 1 a 3 unità un contributo del 15 per cento dell’importo complessivo versato a titolo di Imu (quota Comune) nell’anno precedente alla richiesta; da 4 a 6 unità un contributo del 20 per cento dell’importo complessivo versato a titolo di Imu (quota Comune) nell’anno precedente alla richiesta; oltre 7 unità un contributo del 30 per cento dell’importo complessivo versato a titolo di Imu (quota Comune) nell’anno precedente alla richiesta. Per le imprese che trasformano la loro apertura da stagionale ad annuale è invece previsto: per tre esercizi consecutivi sarà erogato un contributo del 10 per cento dell’importo complessivo versato a titolo di Imu (quota Comune).
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