Il candidato aretino di Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia
rivendica le priorità del centrodestra nel settore con maggiori fondi
«La sinistra in sanità? E’ una tribù che taglia». A parafrasare un adagio di Jovanotti è Felice Maurizio D’Ettore – candidato all’uninominale della Camera dei Deputati per il collegio 7, quello di Arezzo, in rappresentanza della coalizione di centrodestra composta da Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia – a seguito della notizia sui tagli da 45 milioni di euro che la Regione Toscana si starebbe preparando a imporre ad Asl e aziende ospedaliere circa la spesa per il personale sanitario.
«Tutto l’opposto di quanto prevede il nostro programma – rivendica D’Ettore che proprio nei giorni scorsi ha incontrato presso l’Hotel Minerva di Arezzo gli operatori del settore sociosanitario – che punta invece su sostegno, sviluppo, centralità del rapporto medico-paziente e dell’integrazione pubblico-privato e azzeramento del precariato. Insomma, il contrario di quanto sta accadendo in Toscana dove il governatore Rossi rovescia la responsabilità dei tagli sul governo Pd di Gentiloni. Sinistra per sinistra, il risultato non cambia, anche perché la maggioranza in Regione è comunque sempre Pd».
«Sono orgoglioso – prosegue D’Ettore – di rappresentare un programma che mi consente di assumere tra i miei primi impegni, se verrò eletto, quello di promuovere in parlamento un adeguamento normativo che garantisca maggiori tutele sia per gli operatori sanitari che per i pazienti. Il centrodestra è differente, e con noi l’Italia, sanità compresa, riparte».
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