“Il prossimo Governo dovrà dare certezze alle imprese, certezze di poter investire, certezze di poter crescere, certezza di essere libere di fare impresa liberamente”: è quando ha detto Massimo Mallegni, candidato al Senato della Repubblica per il centro destra nel collegio uninominale Toscana 5 (Lucca e Massa Carrara) e capolista per Forza Italia nel listino proporzionale Toscana 1 (Lucca, Massa Carrara, Pistoia, Prato e Firenze) in occasione di un incontro con Cna a Viareggio moderato dal Presidente Andrea Giannecchini. Tra i temi al centro del documento presentato agli artigiani richieste in materiale di infrastrutture materiali (assi viari) ed immateriali, semplificazione, innovazione, credito, formazione, previdenza ed ambiente.
Mallegni ha presentato la riforma fiscale ed i vantaggi della flat tax, la tassa unica al 23%, per imprese e famiglie, gli incentivi per sei anni per l’assunzione di giovani e la revisione della legge Fornero. Il candidato al Senato ha toccato un altro tema fondamentale: il nuovo codice degli appalti è “un terno al lotto”. “E’ un incentivo alla corruzione – ha detto alle imprese – e alla distruzione delle imprese del territorio. E’ nostra intenzione rivederlo insieme alle associazioni di categoria. A vincere gli appalti sono troppo spesso aziende di altre regioni con nessuna struttura operativa, nessun mezzo meccanico, a volte senza dipendenti operativi che hanno però una squadra di avvocati, commercialisti e dipendenti negli uffici il cui obiettivo è solo quello di aggiudicarsi l’appalto e lasciare le briciole alle aziende del territorio attraverso una logica del subappalto al ribasso. Dobbiamo mettere in condizione gli enti locali – ha spiegato Mallegni che da sindaco ha vissuto in prima persona gli effetti del codice degli appalti – di poter pescare, tra le imprese del territorio, le aziende che eseguiranno gli appalti”.
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