«Errare è umano, ma perseverare nel disperdere soldi pubblici come la Regione, a quanto afferma l’assessore Ciuffo, pare intenzionata a fare sul Creaf di Prato è da Pd. Ma come? La Regione Toscana vanta su questa operazione crediti che viaggiano sui 10,4 milioni di euro sul cui rientro, dato il fallimento, non v’è certezza e vorrebbe mettercene altri 8? Ciuoffo confessi: è un pesce d’aprile»: è con sarcasmo che il Capogruppo di Forza Italia Maurizio Marchetti interviene sul caso del Centro di ricerca e alta formazione (Creaf) di Prato commentando le dichiarazioni rilasciate alla stampa dall’assessore regionale alle attività produttive Stefano Ciuoffo che prospetta un investimento pari a 8 milioni di euro da parte della Regione.
La vicenda Creaf – oggetto anche di una Commissione d’inchiesta in Comune a Prato guidata dall’oggi deputato di Forza Italia Giorgio Silli – è tornata di stretta attualità dopo l’avviso di garanzia al presidente della Provincia e sindaco di Prato Matteo Biffoni proprio per il fallimento del Centro, dichiarato nel febbraio scorso. Il Creaf, in realtà, non è mai entrato in attività e la sua mancata messa in esercizio ha dato luogo a un credito pari a circa 10,4 milioni di euro per la Regione da parte della società pubblica incaricata di realizzare l’intervento. Così proprio Ciuoffo spiegava nel luglio 2017 al Consiglio regionale – rispondendo ad alcune interrogazioni tra cui quella dell’allora capogruppo oggi onorevole di Forza Italia Stefano Mugnai intervenuto all’epoca su sollecitazione anche del coordinatore provinciale degli azzurri a Prato e oggi deputato Erica Mazzetti – nel motivare l’idea di acquisire l’immobile di proprietà Creaf per rientrare, almeno in parte, di quel debito.
«Persistere in un’operazione chiaramente fallimentare è tipico del Pd e su altri fronti, come quello sanitario delle Società della Salute che risorgono come la Fenice dopo ogni passo verso il loro superamento, lo si è già purtroppo sperimentato. Però qui la giunta regionale non è mica a giocare coi soldi del Monopoli: sono quelli dei cittadini, e perseverare nello sprecarli ci pare veramente uno schiaffo ai pratesi e ai toscani tutti».
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