L’Italia ha bisogno di un governo credibile e autorevole, anche per dare al paese un ruolo internazionale. Lo ha detto il presidente del Parlamento europeo, nonche’ autorevole esponente di Forza Italia, Antonio Tajani, in una intervista a “Panorama”. I cittadini – continua Tajani – ci hanno votato sulla base di un programma comune: “Il governo dev’essere di centrodestra”. Sull’eventualita’, invece, che moltio deputati forzisti siano pronti a ingrossare le file leghiste: “Il giorno dopo le elezioni si fanno grandi chiacchiere. Stando ai giornali, siamo moribondi dal ’94. Invece la pelle e’ dura. E i risultati in Molise confermano che solo unito il centrodestra e’ vincente. La componente moderata al Centro-Sud, guidata da Forza Italia, resta determinante. Bisogna continuare cosi’. Fare buona politica: e allora non se ne va nessuno. Abbiamo gia’ subito due scissioni e s’e’ visto che fine ha fatto chi ha tradito: e’ sempre scomparso”. Il presidente non pensa pero’ che quello tra il leader leghista, Matteo Salvini, e il presidnete Berlusconi sia un matrimonio di convenienza: “E’ un’alleanza politica, che esiste dal ’94. Sono uno dei fondatori di Forza Italia. Ricordo bene il lavoro che fece Berlusconiper mettere insieme le forze alternative alla sinistra. All’epoca, far parlare An con la Lega era quasi impossibile. Poi pero’ abbiamo governato con i padri di Salvini e Meloni per tanti anni”. Tajani parla inoltre del veto del candidato premier grillino, Luigi Di Maio, su Berlusconi: “Si tratta di arroganza, paura e inadeguatezza. Non sanno cosa dire e tirano fuori assurdita’. Dimostrando un manifesto senso di inferiorita’. Berlusconi e’ un uomo destinato a passare alla storia. Rimarra’ sempre il De Gaulle del centrodestra italiano. E’ stato l’assoluto protagonista della politica negli ultimi 25 anni. E lo e’ anche oggi: passa da lui la formazione del governo”. Nessuna successione, dunque: “Come dimostrato in Molise, il nostro movimento non esiste senza Berlusconi. Lui ha gia’ detto che puntera’ a una riorganizzazione. Bisogna mettere in campo una squadra che diffonda il suo pensiero sul territorio. Serve rinnovamento, valorizzazione degli amministratori locali e un dibattito interno sempre piu’ forte”. Sul rischio di un ritorno alle urne: “Votare sarebbe il fallimento dei populisti. Hanno avuto ottime carte in mano e non le hanno sapute giocare. Si dimostrerebbero incapaci. Non credo che aumenterebbero i loro consensi”. Il presidente si sofferma, infine, su come vedono in Europa lo stallo italiano: “Ai tempi lunghi sono abituati. E’ importante piuttosto il tipo di governo: deve rassicurare i mercati e affrontare grandi sfide. Questo non vuol dire essere sottomessi a Francia o Germania. Anzi. Se non sei autorevole, non puoi certo incidere in Europa”, ha concluso Tajani
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