FIRENZE – “Piacevolmente stupiti, leggiamo della proposta del sindaco di Firenze, Dario Nardella, che finalmente riconosce una cosa che noi diciamo da sempre, e cioè che per la graduatoria degli alloggi popolari ci sono troppi stranieri, e pertanto propone una soglia di 10 anni di residenza in Italia per riequilibrare il rapporto tra stranieri e toscani. Bene, allora Nardella sostenga la nostra pdl e dica ai consiglieri del Pd di votarla, visto che l’attuale legge regionale (che limita a 5 gli anni di residenza nel nostro Paese) è stata voluta dal Pd, il suo partito, nel marzo 2015, e che sempre il suo partito ha bocciato la proposta di Forza Italia che chiedeva proprio di innalzare a dieci anni la soglia di residenza”. Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
“All’epoca, si parla di tre anni fa – ricorda Stella – la proposta del nostro gruppo consiliare era volta a ‘premiare significativamente i nuclei familiari legati, per residenza o per lavoro, ad uno specifico comune’, e a riequilibrare il rapporto tra stranieri e italiani nell’accesso agli alloggi popolari, proprio per evitare che continuasse ad avvenire ciò di cui si accorge soltanto ora il sindaco Nardella. Noi, per aver presentato quella proposta, fummo tacciati come al solito di xenofobia e intenti discriminatori. Dunque, quelle che prima erano leggi ‘razziste e di destra’, ora sono provvedimenti buoni e giusti: evidentemente, la batosta elettorale ha fatto rinsavire i dirigenti del Pd, a cominciare dal sindaco di Firenze, che ora può riparare agli errori di valutazione commessi, sostenendo la pdl del centrodestra sugli alloggi Erp”.
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