“La ricandidabilità del presidente Berlusconi rimargina, in parte, una ferita inferta alla democrazia in questo Paese”. Ad affermarlo l’onorevole di Forza Italia Paolo Zangrillo.
“Fra un po’ di anni – spiega il deputato azzurro – la storia finalmente dovrà ammettere che nel nostro Paese è esistita una stagione di processi politici che nulla hanno a che a vedere con la giustizia. Una stagione che ha impedito l’elettorato attivo al protagonista naturale dello scenario politico italiano e solo per indebolire una precisa parte politica. D’altra parte questo è un Paese dove si permette che una piccola, ma organizzata, parte della magistratura pensi che tra i Tribunali e il Parlamento esistano delle porte girevoli, pronte ad essere oltrepassate a seconda dei propri obiettivi personali. Questo è anche il Paese che permette a magistrati non solo di partecipare ma anche di intervenire a kermesse partitiche. Anomalie giganti che non possono essere taciute per rispetto della verità”.
Conclude Zangrillo: “Oggi comunque ci teniamo stretta la ricandidabilità del presidente Berlusconi che rappresenta un elemento di forza e equilibrio per la politica italiana, come ha dimostrato pochi giorni fa sbloccando lo stallo istituzionale in cui era precipitata l’Italia per colpa del protagonismo di un singolo”.
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