Le domeniche di settembre l’attivitá venatoria sarà vietata. È questo il risultato del connubio ideologico di PD e M5S che ha caratterizzato la ridefinizione delle regole sulla caccia in Piemonte in senso iper restrittivo. Spiega il vicepresidente del Consiglio regionale Franco Graglia: “Non posso che prendere atto come il Piemonte abbia adottato le norme più restrittive in Italia sulle attività venatorio. Ha vinto l’ideologia sul buon senso, perché è evidente che se tutti siamo d’accordo nel rispetto della fauna è vero che anche a livello statutario la Regione Piemonte garantisce la caccia”.
Conclude Graglia: “Che neppure nella maggioranza fossero convinti su questa legge si evince chiaramente dalla votazione sul divieto di caccia nelle domeniche di settembre. La maggioranza si è spaccata, con alcuni consiglieri che si sono astenuti e altri che non hanno partecipato al voto. Il Piemonte ha perso ancora una volta l’occasione di costruire una legge equilibrata e capace di coniugare gli interessi e le sensibilità di tutti i cittadini”.
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