FIRENZE – “Siamo alla 94esima edizione di Pitti, ma i lavori di adeguamento della Fiera di Firenze sono fermi da oltre dieci anni. Ci chiediamo dove sia finito il progetto firmato dall’Amministrazione comunale e approvato in Giunta, che prevedeva la demolizione e ricostruzione del padiglione Cavaniglia, la rifunzionalizzazione degli altri padiglioni e la realizzazione dei due nuovi padiglioni Imperiale e Bellavista. Il sistema moda, e il mondo economico cittadino, attendono con ansia di conoscere un cronoprogramma dettagliato dei lavori, e ci auguriamo che il Governo non faccia mancare i finanziamenti promessi dagli esecutivi precedenti”. Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
“Siamo convinti della assoluta urgenza di rilanciare la Fortezza da Basso come polo espositivo nazionale e internazionale – sottolinea Stella -. Non possono esserci manifestazioni e strategie di successo se non vi sono le strutture e le infrastrutture necessarie. Chiediamo la convocazione di un tavolo a cui prendano parte Comune di Firenze, Regione Toscana, Pitti, Camera di Commercio e associazioni di categoria, per accelerare il processo di rilancio della Fortezza e del turismo congressuale, uno dei settori più importanti dell’economia fiorentina”.
Altro punto fondamentale per lo sviluppo del territorio, è la nuova pista dell’aeroporto. “E’ assolutamente prioritario che venga realizzata quanto prima – chiede il vicepresidente dell’Assemblea toscana -. Non può più subire ritardi, perché costituisce un bene pubblico irrinunciabile per le 444mila imprese attive in Toscana e un elemento indispensabile per i cittadini, per chi fa affari e per i turisti. Chi si oppone all’ammodernamento dello scalo, dica chiaramente che non gli interessano lo sviluppo economico e le nuove prospettive occupazionali dell’area metropolitana. Il manifatturiero ha bisogno di porte internazionali di accesso diretto alla città, così come il turismo e le fiere. Firenze deve essere messa nelle condizioni di crescere. Al Governo chiediamo di tenere presenti queste due opere infrastrutturali irrinunciabili per tutta la Toscana”.
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