Siringhe in fuga, secondo atto. Décor: il Nuovo ospedale delle Apuane (Noa) a Massa. Maurizio Marchetti (Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale) e Matteo Mastrini (Coordinatore provinciale Forza Italia a Massa Carrara), preoccupati: «Da fonte sindacale si apprende, per mezzo della stampa locale che, oltre alla sala operatoria da cui 40 dei 57 infermieri in servizio avrebbero chiesto trasferimento, ulteriori 33 unità tra infermieri e personale Oss dell’area medica avrebbero attivato la medesima procedura». E’ un triste spettacolo quello che sta andando in scena nelle corsie del Noa di Massa ormai da tempo con ripetuti tentativi escapologici da parte degli operatori sanitari, infermieri in particolare. Marchetti aveva già affrontato a fine maggio la questione inerente gli infermieri di sala operatoria, con tanto di interrogazione. La notizia, adesso, di questo ulteriore pacchetto di richieste di trasferimento alza ancora la sua attenzione spingendo l’esponente azzurro a presentare una nuova interrogazione sulle cui posizioni si attesta anche Mastrini.
«Da quel che capiamo la situazione non è affatto circoscritta alle attività di sala, come poteva parere inizialmente. La Regione ha il compito di fare chiarezza sulle motivazioni organizzative che stanno dietro le quinte di questo autentico fuggi-fuggi di capacità e professionalità dall’ospedale di riferimento dell’intera area apuana. Infermieri e professioni sanitarie in genere vanno valorizzate, non spinte fuori dalla porta delle nostre strutture, poiché vantano una preparazione che il mondo ci invidia e volentieri ci porta via. Bisogna evitarlo ad ogni costo. Quei lavoratori sono un nostro patrimonio», sottolineano Marchetti e Mastrini.
Ecco dunque che, con la sua nuova interrogazione, il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale amplia il raggio delle azioni invocate da parte della giunta toscana. All’organo di governo chiede di sapere come valuti lo scenario complessivo e, nello specifico, «se non reputi opportuno intervenire presso l’Asl Toscana Nord Ovest affinché attivi un’indagine di ‘microclima’ lavorativo interno, prevedendo eventuali revisioni dei modelli organizzativi a seconda degli esiti della stessa», di «attivare un tavolo di confronto che coinvolga rappresentanti dei lavoratori e dell’Azienda sanitaria Toscana Nord Ovest, onde individuare soluzioni che evitino la dispersione di capacità ed esperienze in quella struttura» e «come intenda garantire alta qualità nelle condizioni di lavoro per chi opera nel sistema sanitario regionale, valorizzando in particolare la professione infermieristica presso il NOA come nel resto del SSR».
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