“Il riordino della rete ospedaliera del Piemonte Sud orientale non puó passare attraverso una soluzione di edilizia sanitaria. La costruzione di un nuovo nosocomio, fine a se stessa, ha infatti già dimostrato in altre province piemontesi che non solo non aumenta l’efficienza del sistema sanitario bensì si tramuta in spreco di risorse umane e finanziarie per dare senso a quelle che ben presto si tramutano in cattedrali nel deserto sovradimensionate se non inutili”. A spiegarlo il consigliere regionale di Forza Italia Luca Rossi.
“Sono principalmente due le criticitá che il centrosinistra non ha affrontato in questa legislatura. La prima è la mancanza di un Piano Sanitario, o ancor meglio Socio Sanitario, capace di ridisegnare complessivamente il sistema dei servizi e della rete ospedaliera nell’intera regione e poi, a scendere, in ogni singola provincia, tenendo anche in dovuto conto le occasioni per attrarre pazienti da altre Regioni”.
Conclude Rossi: “In secondo luogo Chiamparino e Saitta hanno mancato totalmente nel programmare un sistema capace di garantire sicurezza e qualità delle prestazioni erogate nei nostri ospedali. Questa sì era una prioritá visto che avrebbe permesso di far percepire un miglioramento del sistema sanitario Alessandrino assai deficitario sotto questo profilo, come peraltro ampiamente documentano i dati pubblicati nel Programma Nazionale Esiti (PNE). Per costruire un nosocomio ci vogliono ottimisticamente dieci anni, per migliorare la qualitá delle prestazioni è sufficiente la costruzione di un piano sanitario organico complessivo, una soluzione che porterebbe con se anche una riduzione fisiologica delle odiose liste d’attesa”.
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