“Chiunque stia facendo impresa in Italia non potrà che bollare come farneticante il decreto di dignità. Si tratta di una istigazione alla disoccupazione, altro che lotta al precariato”. Ad affermarlo l’onorevole Claudia Porchietto membro della Commissione Attività Produttive alla Camera e giá assessore al Lavoro in Regione Piemonte.
Spiega la deputata: “La revisione dei contratti a tempo determinato otterrà esattamente l’effetto opposto di quello sperato: si tradurrà in un incentivo all’apertura di partite iva farlocche per aggirare la norma e porterà ad una maggiore frammentazione del lavoro tra lavoratori di fatto creando buchi previdenziali nella ricostruzione delle carriere dei lavoratori italiani”.
Porchietto aggiunge: “Anche sul fronte delle delocalizzazioni la situazione é tragicomica. Da un lato si annunciano provvedimenti punitivi, blaterando percentuali di restituzione degli aiuti di Stato in libertà, poi dall’altro Di Maio gioca allo scaricabarile con le altre Istituzioni dello Stato sul chi debba accertare che una azienda beneficiaria di contributi ha colpevolmente licenziato propri dipendenti. Chi lo farà? Il Mise, gli ispettorati del Lavoro, le Regioni i Comuni; purtroppo non è dato saperlo. Unica cosa certa saranno gli imprenditori che nel dubbio non prenderanno più in considerazione l’Italia quale luogo dove insediare una nuova attività”.
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