“Luigi Di Maio ha inviato all’Autorità anticorruzione i documenti sulla gara che ha aggiudicato il Gruppo Ilva ad Arcelor Mittal. E’ chiaro che questa scelta rischia di rallentare, se non fermare, tutto il processo produttivo e di rilancio dell’azienda creando i presupposti di pericolosissimi scricchiolii sulla già precaria tenuta occupazionale dell’azienda nei suoi siti produttivi in Puglia, Piemonte e Liguria”. A denunciarlo il deputato di Forza Italia Paolo Zangrillo.
Spiega il parlamentare piemontese di Forza Italia: “Mi pare una vicenda surreale. Il ministro del Lavoro ha scelto di procedere ad una verifica sull’aggiudicazione dell’Ilva a seguito di una lettera inviatagli dal Presidente della Regione Puglia per presunte irregolarità nella gara. Sorgono spontanee almeno un paio di domande: perché ciò avviene a ben 13 mesi dalla gara? E se Emiliano, magistrato in aspettativa, sospetta qualcosa di irregolare, perché non si rivolge direttamente alla magistratura?”.
Conclude Zangrillo: “In questa oscura vicenda, purtroppo, esiste un unico elemento chiaro: il becero scarico di responsabilità tra gli attori in gioco che rischia di privarci del più importante polo siderurgico d’Europa. Invito il ministro Di Maio a riflettere su quali siano le reali priorità e i veri dossier caldi presenti sul tavolo del suo dicastero. Altro che decreto dignità, qua ci sono migliaia di posti di lavoro in gioco”.
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