“La Festa dell’Associazione Nazionale Alpini di Cesana Torinese è un autentico patrimonio della nostra comunità, i valori di sano patriottismo, disciplina, spirito di corpo, lealtà, appartenenza e senso del dovere che appartengono all’ambiente militare devono essere monito ed esempio da seguire soprattutto per le giovani generazioni – ha dichiarato alla presenza delle numerose autorità militari e civili intervenute alla celebrazione in ricordo dei caduti il Coordinatore cittadino Forza Italia Alta Valle di Susa Alberto Colomb – Ricordiamo l’impegno straordinario dei militari dell’Esercito e di tutto il personale delle Forze Armate nelle numerose missioni internazionali di pace alle quali l’Italia partecipa nel mondo: Afghanistan, Iraq, Libia, Libano, Balcani, operazioni di mantenimento della pace sotto l’egida delle Nazioni Unite, della NATO e dell’Unione Europea. In particolare desidero ringraziare e omaggiare gli Alpini della “Taurinense” impegnati a supporto delle Forze dell’Ordine, Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato, nell’operazione “Strade Sicure” sull’intero territorio nazionale in prevenzione di possibili azioni terroristiche mediante il monitoraggio dei principali luoghi di affluenza delle nostre città, stazioni ferroviarie, aeroporti, porti: grazie militari perchè vegliate ogni giorno sulla nostra sicurezza e sulla nostra incolumità. La mia partecipazione alla Festa degli Alpini vuole testimoniare la nostra vicinanza e condivisione dei valori e delle tradizioni che rappresentano i nostri Alpini in congedo facenti parte della rete dell’Associazione nazionale alpini – prosegue l’esponente di Forza Italia – ho portato loro la vicinanza e il sostegno di Forza Italia, in particolare alle necessità dei militari e del personale delle Forze Armate che rappresentano i valori dell’Italia migliore. Parlare come fa qualcuno di un possibile ritorno alla coscrizione obbligatoria è assolutamente un’idea fuori dal tempo quando tutti gli eserciti amici e alleati che appartengono alla NATO adottano il professionismo in ambito di reclutamento militare, piuttosto il Governo deve impegnarsi maggiormente nelle spese della difesa per raggiungere, come ci chiedono da tempo i nostri alleati, di destinare il 2% del nostro PIL al budget della difesa NATO” conclude Alberto Colomb.
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