“La cacciata del presidente di Consob Mario Nava non può che preoccupare. In Italia non contano il merito, le competenze, i curriculum ma esclusivamente l’appartenenza a questo o quello schieramento. Il Governo del Cambiamento si sta comportando peggio dei precedenti annunciando repulisti da Prima Repubblica, non si può che essere preoccupati per un approccio che non ha nulla di istituzionale ma è informato solo all’aggressività verso chi non si adegua al pensiero unico pentastellato”. Ad affermarlo il deputato e capogruppo di Forza Italia in Commissione Lavoro Paolo Zangrillo.
“Da sempre i nominati vengono sostituiti alla scadenza del loro mandato. La cacciata prematura è invece un brutto segnale per il Paese perché dimostra il bluff di chi ha fatto della chiamata dei curricula per l’accesso alle nomine una bandiera da sventolare nei confronti degli elettori. Personalmente non sono contrario a un sistema di spoil system, ne esistono di efficaci ed efficienti ad esempio negli Stati Uniti e in Francia, ma sono regolati dalla Legge, prevedono un percorso di studio che premia il merito. Se l’Esecutivo gialloverde vuole rimanere alla storia come dice per il cambiamento dell’Italia allora percorra la strada della costruzione di un sistema istituzionalizzato di spoil system e abbandoni invece la via della vendetta e della ripicca che calpesta competenze e merito in un Paese che invece ne ha un assoluto bisogno”.
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