«Su lago e ambiente la maggioranza che amministra Massarosa ha fallito a tutti i livelli, ivi compresa la parte di filiera politica che ascende fino alla Regione, i cui esponenti del Pd evidentemente, se come asserisce Del Soldato davvero hanno fatto beh, hanno sbagliato qualcosa perché i risultati non ci sono. Per quanto riguarda noi dell’opposizione, come Forza Italia stiamo lavorando per riportare il centrodestra al governo cittadino di Massarosa nel 2019 e poi al governo regionale nel 2020. Lì sì che i risultati arriveranno». L’analisi arriva dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti e segue il dibattito innescato su Lago di Massaciuccoli e questioni ambientali dalla lettera aperta del sindaco di Massarosa Franco Mungai.
«Qui non si tratta di litigare, anche se comprendo perché i toni sgangherati arrivino da chi amministrando da anni nove, e sottolineo nove, non ha portato a casa risultati. Noi verità in tasca non ne abbiamo – prosegue Marchetti – ma cosa fare lo sappiamo e le maniche ce le siamo già rimboccate. La mozione per salvare il lago di Massaciuccoli è stata uno tra i miei primi atti dopo il mio insediamento in Consiglio regionale, e dall’opposizione proporre è la sola cosa che posso fare. Chi è in maggioranza e può incidere, dov’è? Che fa? E poi io quella mozione l’ho concertata. Ho studiato. Ho parlato con gli accademici, con i rappresentanti istituzionali e con le persone che vivono e lavorano nell’area del Massaciuccoli. Solo dopo ho prodotto un atto contenente proposte che siamo pronti a portare avanti».
«Noi siamo consapevoli, oggi, di una cosa: per la salute del lago quella delle bilance è una questione tra tante, e la sola via per arrivare a conclusione procede in senso completamente opposto a quello battuto per nove anni da Mungai e Compagni. Il lago fa parte di un Parco: si salverà se saremo capaci di individuare con tutti gli enti aventi voce in capitolo su quell’area umida un punto di sintesi sulle tante azioni da fare per riossigenare lo specchio dulcacquicolo altrimenti condannato. Finora Massarosa ha solo pensato per sé, a sé, coinvolgendo autonomamente i cittadini in percorsi su cui la comunità scientifica dubita. Quello che Mungai credeva fosse uno splendido isolamento, oggi gli si rivolta contro. Di che si lamenta? Non ha fatto gli interessi né delle persone né del territorio, ma solo quelli politici suoi e della sua maggioranza. E lo ha fatto pure male, tanto che dopo nove anni di Mungai ai cittadini di Massarosa rimane in eredità solo una collana di brutte perle amministrative che vanno dai passi carrai al forno crematorio e alle tombe perpetue. Ma ormai il 2019 è vicino e noi stiamo lavorando perché il sipario cali sul Pd e sulla sua maggioranza in modo, quello sì, perpetuo per davvero».
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