«La sicurezza in ambiente ospedaliero passa anche per la normalizzazione dei carichi di lavoro che oggi gravano sui sanitari per carenza di personale: perciò chiediamo assunzioni. L’errore compiuto all’ospedale Versilia dall’infermiere che ha avvisato per errore una familiare del decesso mai avvenuto di suo padre ha lì le sue radici: in una sanità di cui si è grattato il fondo del barile dei servizi per andare a riempire quello delle burocrazie e degli apparati, spremendo i sanitari come limoni. E poi si generano errori di questo tipo, o peggio»: la riflessione è del Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, che segue con attenzione la vita in corsia nell’ospedale versiliese.
«Giusto l’altro giorno – ricorda Marchetti – sono intervenuto anche con un’interrogazione specifica sui livelli dell’altra sicurezza nell’ambiente ospedaliero, ovvero quella che viene messa a repentaglio dall’esterno soprattutto per quanto riguarda la linea di frontiera rappresentata dal pronto soccorso. Ma la sicurezza in ospedale ha anche un fronte interno, ed è questo. L’episodio di oggi alla fine ha allungato la vita al non-deceduto, anche se qualche anno l’avrà fatto perdere alla figlia del signore che ha sperimentato la sgradevole anticipazione di evento. Se ne può in parte sorridere, anche per alleviare la prostrazione che in queste ore quell’infermiere starà sicuramente sopportando tra sé e sé. Ma non lasciamoci sfuggire questa occasione per ripensare l’organizzazione dei nostri ospedali e in particolare delle piante organiche ormai insufficienti ai nuovi bisogni di salute espressi dalla popolazione ma anche generati da modelli incompatibili con l’assenza di nuove assunzioni».
«Caricare allo stremo infermieri, medici, tecnici, oss e personale sanitario a ogni livello con turni massacranti e clima organizzativo sfavorevole – conclude Marchetti – apre la via agli errori sul posto di lavoro che, per i professionisti della sanità, è la nostra pelle. Il mio appello è: che non si aspetti il peggio».
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