«Interessante e preoccupante: che i dati contenuti nel secondo Rapporto sulla criminalità in Toscana abbiano queste caratteristiche non c’è dubbio, siamo tutti d’accordo. Io però non vorrei consumare la seduta ad ascoltare una maggioranza che ha governato questa Regione da sempre stracciarsi le vesti senza proporre nulla. Perché qui siamo tutti preoccupati, però poi trovo nel Def fondi per la sicurezza con numeri da prefisso telefonico, una normativa regionale degli appalti del 2007 non aggiornata al Codice 2016 e un osservatorio per la legalità che, istituito dal 2015, ancora non ha prodotto nulla. Io voglio uscire di qui, stasera, con delle proposte che guardino avanti»: lo afferma il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, intervenuto poco fa nell’aula del Consiglio regionale della Toscana durante il dibattito sulla comunicazione di giunta sul Secondo rapporto sui fenomeni di criminalità organizzata e corruzione in Toscana.
La riflessione del Capogruppo di Forza Italia ha voluto ricondurre il ragionamento nell’alveo delle competenze regionali: «Che il quadro sulle attività criminali in Toscana sia preoccupante, multisfaccettato e restituisca, per via comparativa, un’escalation significativa per quantità e qualità dei fenomeni, su questo non c’è dubbio», ha premesso Marchetti. «Se però passiamo la giornata a commentare o a paventare un condono che non aiuta, ma che oggi comunque non c’è, così è troppo facile. Noi non abbiamo né la possibilità di modificare gli organici delle forze dell’ordine, né serve che disquisiamo di condoni. Il punto è un altro: nei nostri territori l’appetibilità si è trasformata in criminalità. E allora io dalla maggioranza che storicamente ha governato la Toscana non vorrei solo registrare la preoccupazione, vorrei una traduzione in termini di azioni di governo. E io queste non le trovo».
Marchetti porta alcuni esempi: «Vado a guardare cosa ha prodotto l’Osservatorio sulla legalità istituito nel 2015, e non trovo nulla. Vado a sfogliare il Def e vedo che sul capitolo sicurezza la Regione colloca risorse da prefisso telefonico. Vado a controllare la normativa che in Toscana regola gli appalti, e trovo che vige ancora quella del 2007 mai armonizzata rispetto al Codice appalti del 2016. Insomma: sin qui si è parlato senza operare. Mi dico che allora il messaggio alla fine non è passato, altrimenti avrei trovato segnali e risorse differenti, negli atti di governo. Non ne ho trovati, non ne trovo. Siamo fermi. Io voglio che si guardi avanti. Dai banchi della maggioranza che ha sempre governato questa regione vorrei capire le proposte. Forse oggi qualche risposta ce la dovete», ha concluso il capogruppo di Forza Italia.
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