“Occorre agire per dare certezza ai consumatori sul pane che acquistano e ai panificatori per tutelare il lavoro artigianale. Su questo ordine di idee lo scorso anno ho lavorato per far approvare il nuovo regolamento da parte del Consiglio Regionale del Piemonte sulla tutela della qualità di produttori e consumatori”. Così la deputata di Forza Italia, Daniela Ruffino, ricorda i passaggi “fondamentali” che hanno permesso al consumatore di distinguere tra il pane fresco e quello invece realizzato su una base semilavorata, o surgelata, “che spesso viene da fuori Italia”. “A garanzia dei panificatori e delle famiglie occorrerebbero oggi delle opportune semplificazioni per fornire più chiarezza e snellire le procedure di mercato”. Secondo la deputata “sarebbe utile che all’articolo 11 del Disegno di legge N. 2615, che definisce i vari tipi di pane tradizionale di alta qualità, venisse aggiunta, tra le voci che individuano i vari tipi di pane tradizionale, anche il pane che ha ottenuto la De.Co. Occorrerebbe inoltre rivedere l’art 22 della Legge 580 del ’67 per eliminare il comma che descrive il “grissino”. Oggi infatti tutti i grissini realizzati con farine diverse da quelle previste nell’articolo, o con ingredienti aggiuntivi, obbligano il panificatore ad utilizzare l’iva al 10%, anziché al 4%. Sparendo il primo comma il grissino diventa pane, eliminando un’inutile confusione sul prodotto”. Infine, Ruffino sottolinea come Forza Italia sia da sempre da parte delle imprese, anche artigiane, attraverso lo snellimento delle pratiche burocratiche che ne rallentano il regolare funzionamento. Afferma inoltre Ruffino di essere in prima linea per la proroga immediata della fatturazione elettronica, prevista nel 2019. “Una zavorra per le imprese – conclude la deputata – che penalizza la ripresa e lo sviluppo economico”.
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