“Si invitano il Sindaco, Il Presidente, la Giunta, il Consiglio Comunale e Circoscrizionale, a intraprendere, sulla base delle loro competenze, tutte le azioni siano esse di atti amministrativi, di informazione o legali perché una ipotesi di “revoca del Progetto To-Lione” non trovi fondamento, ma anzi i lavori e le procedure di gara in corso riprendano al più presto” questo è quanto gli amministratori locali di Forza Italia chiederanno tramite una mozione in tutte le Circoscrizioni di Torino ed in tutti i Comuni del Piemonte.
“Aver approvato un ordine del giorno in cui si dichiara che la città di Torino è No Tav” – aggiunge Davide Balena coordinatore FI del capoluogo piemontese“è stato l’ennesimo schiaffo ad una comunità che dopo il danno delle olimpiadi riceve la beffa di una decisione che la stragrande maggioranza dei torinesi non condivide, un ulteriore segnale di contrasto a questa posizione di parte che credo sia giusto arrivi anche dai nostri quartieri”.
“Tutti i territori della città metropolitana di Torino, compresa la Val Susa, sono assolutamente a favore delle grandi infrastrutture e della Tav – afferma l’On Carlo Giacometto responsabile provinciale di Forza Italia– vogliamo dimostrarlo chiedendo al territorio di prendere una posizione chiara e netta al fine di contribuire a fermare i teorici del blocco delle opere ed i fautori dell’isolamento del Piemonte dal resto dell’Europa, in nome di una decrescita felice che per noi è, oltre che infelice, sempre più inquietante”
“Grave ed assurda la posizione del Ministro Toninelli – aggiunge il deputato Roberto Rosso– che continua a parlare di una analisi costi e benefici sui cui principi e regole nulla si sa, alla faccia delle più elementari regole che disciplinano un confronto democratico e con la conseguenza di condannare il Paese ad una recessione dalla quale non si tornerebbe più indietro”.
“E’ importante che tutti i Sindaci piemontesi scendano in campo per sbugiardare chi afferma di agire nell’interesse della maggioranza degli italiani“ – conclude il deputato Paolo Zangrillo- far approvare questo ordine del giorno in tutti i nostri enti locali è solo un prima passo simbolico per poter difendere il diritto dei nostri territori di non veder gettato al vento il proprio futuro in nome di una posizione ideologica cieca e figlia dell’ignoranza“.
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